LA ZONA MORTA #142 – NON COSI’ FOLLE. MA RISERVATO.

La massima saggezza confina con la più grande follia.” Ludwig Boltzmann

La conferenza di presentazione del nuovo Mister Alvini, è stata l’occasione per dare ulteriore spazio alle riflessioni intorno alle nuove impostazioni di questo Cosenza targato dal duo Delvecchio/Ursino. Di fatto, considerato che la conferenza di un paio di settimane fa si era chiusa con la domanda su chi sarebbe stato il nuovo allenatore, una prima fase è conclusa ieri. Su tutto aleggiava la frase pronunciata dal DG – Sugli allenatori sono un pazzo, vi potete aspettare di tutto. – , che faceva il paio con l’identikit che Delvecchio diceva di avere già in mente. Il risultato di questa scelta si presentato ieri senza tanti fronzoli e proclami. Alvini ai più è sembrato molto posato, attento a non cadere in tentazione su qualche domanda spinosa (quella più attesa era su Tutino) e voglioso di iniziare. Interessante il passaggio che riguardava la strategia. La sua risposta è stata: “ Prima si crea la squadra, poi si pensa alla strategia”. Si potrebbe obiettare che può essere giusto anche il contrario – creare la squadra in base alla strategia -, ma queste sono divagazioni che lasciano il tempo che trovano. E’ sempre il campo a dire cosa si è costruito, e se quelle scelte sono state fatte adeguatamente. Il perché, è oggetto di analisi solo a stagione finita. Di fondo, credo che la reale interpretazione da dare a questa affermazione sia che si vuole essere prudenti su tutto, senza sbilanciarsi.

Quindi è bene non partire con pensieri rivolti solo a volare alto, ma a valutare con attenzione tutto quello che succede, passo dopo passo. L’arrivo a parametro zero di Kouan – altro giocatore che Alvini ha avuto a disposizione in passato, assieme a Sgarbi e D’urso – sembra orientato a dare al mister materiale umano utile a permettergli di giocare con le sue idee tattiche. Ma anche qui è bene andarci piano. Se devo dirla tutta, non ho ben compreso perché ci fosse tanto interesse in sala stampa nel voler sapere subito se in campo scenderemo con 3412, 343 ecc. Dico questo perché credo che prima di tutto – come sottolineato anche dal Ds – si valuterà prima a che tipo di caratteristiche tende ha la rosa a disposizione – e di proprietà. – ora, per poi operare in funzione di completamento. Fateci caso, negli ultimi giorni a parte l’annuncio su Kouan, nessun giocatore è stato accostato con insistenza in entrata al Cosenza. Semmai, molti hanno giocato a disseminare notizie di mezza rosa in uscita – cosa che ha già urtato pubblicamente Delvecchio, e non poco – come se fosse una notizia certa! Nella realtà dei fatti, siamo già ad un secondo segnale chiaro mandato dal duo ormai diventato trimurti: Ci sarà molta riservatezza su come ci muoveremo.

Lo stesso Alvini è stato annunciato spiazzando tutti gli addetti ai lavori, che nei giorni precedenti si erano sbilanciati ad alternare nomi su nomi. Niente di più lontano, in concreto. Il tecnico toscano infatti è stato un fulmine a ciel sereno. Eppure, nella loro discrezione, Ursino/Delvecchio qualcosa un po’ lo avevano fatto intendere, quando avevano specificato che volevano un allenatore con fame. E Alvini – la cui storia parla di un signore partito dalla categoria calcistica più bassa, fino ad arrivare alla Serie A – di fame ( e credo anche determinazione) ne ha parecchia. Fame di rivalsa, di rimettersi in gioco ed in discussione, di mettere da parte i brutti esoneri nelle ultime due piazze dove è stato. Non è un giovane di belle speranze, e nemmeno una scommessa azzardata nella categoria per il curriculum che si porta dietro. Ma ha bisogno di ripartire concretamente, e l’occasione di Cosenza – siglata con un biennale – è un treno che non può permettersi di perdere.

Quindi è consapevole della responsabilità che si è assunto, e allo stesso tempo sa che saranno prima di tutti i risultati a restituirgli il vigore e la forza che lo hanno portato nella massima serie. La frase “Voglio essere il miglior Massimiliano Alvini dei 24 anni di carriera per il Cosenza” non è stata pronunciata per blandire i tifosi e portarli dalla sua parte. E’ frutto di una riflessione di chi sa di essere ad un bivio della sua carriera, e ha imparato come il calcio può riportarti dall’altare alla polvere in pochissimo tempo, se non sai reagire adeguatamente. A lui – solo a lui ed alle sue idee da mettere in campo- , il compito di farlo con la squadra che avrà a disposizione. Da lunedì prossimo inizierà il calciomercato, e comincerà a prendere forma il suo Cosenza. Una squadra che si spera saprà essere equilibrata, ma anche folle quando sarà il momento. Questa la miscela che si è sempre dimostrata la più efficace nel campionato di Serie B. Buon lavoro Mister, e benvenuto a Cosenza.

Sinn Feìn

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