L’UOMO CHE ASPETTA. NEL SILENZIO DELLA DERIVA

Ormai è evidente a tutti. Siamo in mano a una persona che non ne vuole sapere. Non solo di vendere o rendere pubbliche le sue intenzioni. Non ne vuole sapere, e basta! Su tutto. Non ha interesse a confrontarsi con la tifoseria (che non lo sopporta) non ha intenzione di parlare con la stampa, non ha nessun progetto per il futuro della squadra. Vengono zittiti anche quelli che si facevano beffe di chi si innervosiva di questo silenzio, vaneggiando una incredibile “strategia del silenzio” con cui Napoleone/Guarascio sarebbe venuto allo scoperto solo quando il ripescaggio sarebbe stato certo. Direi che anche questa castroneria la possiamo depennare dall’elenco che i suoi fiancheggiatori ci hanno propinato, in attesa di un lieve refolo di vento a favore. Anche perchè, se era veramente questa il motivo di tutta questa prolungata attesa, sarebbe stato conveniente fare il contrario, no? Mi spiego, se so che c’è anche una lieve possibilità di un ripescaggio, non ho più interesse a rendere pubblico il fatto che stavolta – più che mai – CONVIENE ASPETTARE? Per il re della procrastinazione infinita come Guarascio, questa situazione sarebbe stata ancora più conveniente! Invece tutto tace, e continua a tacere. Le ultime notizie semiufficiali erano quelle che a breve ci sarebbe stato un comunicato per comunicare qualcosa, ricordate? Bè, siamo in attesa anche di quello.

Dei nomi e delle “trattative” che leggiamo in giro sul web ed i giornali, alla fine non abbiamo riscontro da nessuna parte. Per carità, alcune saranno anche vere (vedi Trocini) ma la modalità con cui si svolgono è incerta. Perchè se poi stanno andando tutte come le ha raccontate il buon Brunello (“mi ha contattato, ho chiesto delle garanzie, non si è fatto più sentire”) faccio fatica anche a chiamarle trattative! Quelle solitamente si possono definire così quando ti siedi al tavolo per definire e trovare un accordo. Questo sembra più un sondare il terreno. Il problema è, per cosa? Dovendo tirare le somme, non c’è sicuramente un progetto chiaro dietro. E questo si sapeva. E’ la regola per la gestione Guarascio, non l’eccezione. Ma stavolta l’impressione è che non abbia più nemmeno sponde su cui appoggiare le sue ormai note ed astruse teorie sulla direzione del Club di cui è proprietario.

E devo dire che le due notizie di ieri sono abbastanza emblematiche della situazione. La prima è l’ “indiscrezione” – perchè, visto che la Società come al solito non conferma o smentisce nulla, questo è l’unico termine corretto da usare adesso – secondo cui il luogo del ritiro per la prossima stagione potrebbe essere annullato. Questo, pare, per le continue proteste. Non ultimo lo striscione che già si trova esposto sulla tribuna del campo di allenamento. Anche qui, si attendono conferme. L’altra cosa non è nemmeno un’indiscrezione, ma un’immagine che è girata sul web.

Ritrae il Presidente del Cosenza Calcio fermo (ma forse sarebbe più giusto dire appartato) a Piazza di Spagna che osserva qualcosa. Che cosa? Intanto una piccola precisazione, necessaria. Vivo a Roma, e vi garantisco che gli ambulanti delle caldarroste lì si trovano anche a fine Luglio! Quindi, chi pensa non si stata scattata di recente, la smetta di dire così (anche perchè basta guardare l’abbigliamento di chi gli sta intorno per capire che non è certamente stata fatta ad Ottobre!). Ma anche se quell’immagine è di ieri o della settimana scorsa, direi che alla fine ha un valore simbolico non indifferente. La metto qui sotto per chi non l’ha ancora vista.

Osservatela bene. E’ l’immagine di un uomo che, nella città più bella del mondo, con tutti che sono indaffarati a fare qualcosa – anche solo muoversi e godersi la bellezza del luogo– rimane lì. Fermo e immobile. E nessuno sa cosa fa! Non ci è dato sapere, possiamo soltanto immaginare.

La sua è la classica postura con cui abbiamo imparato a conoscerlo, con le “mani in tasca”. Imperscrutabile. Giuro, se questa foto me la fossi ritrovata davanti in una mostra di fotografie, con un bel bianco e nero contrastato, il titolo perfetto per me sarebbe stato “L’uomo che aspetta”. E vi garantisco che non solo io, ma tutti i visitatori si sarebbero affollati ad osservare a lungo questa foto, cercando di capire l’attimo che l’autore aveva colto in questo scatto.

L’impressione generale ormai è che siamo alla deriva. Una di quelle che non portano a niente e di buono. Perchè quando sei alla deriva vuol dire che non c’è nessuno alla guida della “nave”, e ti trovi in balia degli eventi, senza poter fare qualcosa per evitarlo. Puoi solo ascoltare “l’inquietante silenzio” che ti avvolge. Ho un solo dubbio, e me lo ha fatto venire proprio questa foto. Ma Guarascio è dentro la nave che aspetta con noi, o è già sceso e ci sta osservando andare via?

Sinn Feìn

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