AFFOSSARSI DA SOLI.

Non penso si debba aggiungere molto altro dopo ieri. Certo, è paradossale che perdi in casa proprio nel giorno in cui viene a mancare un allenatore (la terra ti sia lieve, grande Gianni di Marzio!) che ha costruito la sua carriera con campionati dove la partita in casa era fondamentale da vincere! Ma tant’è, ogni ciclo storico si caratterizza per qualcosa. Questo è quello dove – con Guarascio Presidente – è continuo tutti contro tutti, dei gruppetti e delle fazioni che si scornano accusandosi a vicenda di mancanze e collusioni a proprio vantaggio, dove il “focus” son le colpe del Ds e l’allenatore, mai chi li ha messi lì. Divide et impera. E i risultati si vedono. La cosa migliore di ieri è stato vedere lo stadio vuoto, ma è anche la più triste. Perchè sono sicuri che molti (come me, che avevo maturato questa scelta da inizio campionato) si saranno fatti violenza a stare lontani dal nostro “tempio”. Tifoseria organizzata o semplici spettatori. E’ una risposta, più rumorosa di quanto si creda, e se sarà compresa non lo so. Ma di certo è una risposta. Si è perso ogni riferimento o illusione, oltre che la speranza. Il fatto è che però, alla fine di questa ennesima, tempestosa, stagione, ci ritroveremo sempre con Guarascio! E adesso non si può più dire che c’è lui perchè “senno non c’è nessun altro”! Gli argini si sono rotti definitivamente. Adesso si sa che ci sono state trattative per rilevare la Società, ma è lui non che vuole cedere. Glissa, trova scuse e non si presenta. Già , ma come mai non vuole, se alla fine rimaniamo un hobby? Scartando l’ipotesi che possa essere masochista, evidentemente perchè non è vero che col Cosenza qualcosa non ci guadagni. Diversamente, bastava che pagassero la Società (non certo 12 milioni! Non li vale.) e levavi le tende. Alla fine ti potevi vantare sempre di non essere fallito! Invece siamo sempre qui. Ad assistere, anche solo guardando il risultato e non la partita, al solito copione visto negli anni precedenti. Ma la cosa più brutta e grave è che nel già accuratamente descritto deserto rossoblu, ognuno prende la sua direzione. E ovviamente perdersi nel deserto è molto pericoloso. In un luogo dove tutto è a maggioranza sterile, dove un fiore o l’acqua sono quasi un miracolo mai visto, si può perdere la passione definitivamente. Ci vorrebbe una guida ( con le fattezze di un “rabdomante” magari, visto dove siamo finiti) per avere almeno tutti una direzione che non ci porti a disperderci. Ma all’orizzonte caldo e insopportabile non si manifesta niente, nemmeno miraggi! Nel 1987 ci pensò proprio la persona che ieri si è ricordato con un minuto di silenzio. Stava in panchina, ma sapeva stare anche fuori dal campo con le giuste prospettive. Oggi siamo più soli che mai. Virtualmente con la partita persa con l’Ascoli si chiude il nostro girone d’andata. Questa partita compensa di fatto quella saltata due volte con il Cittadella. E allora colgo l’occasione per mettere un’ulteriore dettaglio su come chi gestisce questa Società non perde mai il suo primato di maggiore responsabile di questo scempio! Si parla sempre di errori del Ds, da Trinchera si è passati a Goretti. Ma mai nessuno che si chiede perchè arrivano sempre certi tipi di giocatori! Il budget sarà maledettamente importante o no? E del rendimento dei giocatori, ne vogliamo parlare anche per come partiamo ogni anno? Un’utente del Forum, che si firma Real, tempo fa ha stilato una scheda, che vi ripropongo qui, abbastanza esaustiva nella sua semplicità.

E’ una tabella che riassume la nostra posizione, giornata dopo giornata, da quando siamo in B. Ovviamente qualche posizione è in coabitazione con altre squadre, ma rende l’idea di come stavamo andando in linea generale. Ebbene, le cose interessanti sono due. Il primo è che all’undicesima giornata abbiamo sempre coperto la stessa posizione in classifica. Tranne quest’anno, dove eravamo circa due posizioni avanti. Quindi, nonostante le solite lacune prestagione, non stavamo messi così male! Quindi perchè cacciare un allenatore che aveva dei numeri più confortanti del solito? Evidentemente il famigerato “ammutinamento” non è solo una voce maligna. La seconda è molto più sottile e nascosta dai numeri. Riguarda la stagione 2019/2020, quella che si chiude con i titoli della Bbc. Ebbene, se ci compara la tabella della nostra graduale ripresa – non molto evidente, visto che come punti avevamo tanto da recuperare – con il periodo in cui si è giocato, si nota una sostanziale differenza. Quelle famose dieci partite venivano da una sosta di quasi tre mesi. E, se ricordate, tempo fa in una trasmissione come tutti i gol, due preparatori atletici confermavano che fermare una squadra per 15 giorni significa che poi, sia a livello tattico che tecnico, si torna parecchio indietro. Quindi cosa è successo in quei quasi tre mesi di stop che dobbiamo mettere in evidenza? Semplice, eravamo allo stesso livello degli altri! Rosa “completa” (non c’era il mercato ed erano andati via giocatori inutili e deleteri come Pierini e Kanoute) con i calciatori che iniziavano ad allenarsi – per carità al parco e online, ma come quasi tutte le altre squadre – con maggiore continuità. Ed elementi come Casasola Riviere e Asencio – alcuni arrivati per caso, altri per disperazione – che trovavano condizione e recuperavano dagli infortuni. Morale. quelle sette vittorie uscite fuori erano frutte di una gestione “seminormale”. Un dato che doveva far riflettere, soprattutto la Società che ogni anno ci propina l’ormai prevedibile non-ritiro, con giocatori che arrivano sempre a campionato iniziato e in condizioni approssimative. Eppure la gestione, anche dopo quella miracolosa salvezza, ha proseguito nella stessa direzione. Mai allinearci a quello che fanno tutti gli altri, orrore! Semmai andiamo affossarci volutamente in scelte che non hanno nessun senso per i campionati che disputiamo. L’importante è solo risparmiare, ogni anno di più, questo per Guarascio è veramente importante. Spero che se questo dato non è stato preso in considerazione dalla Società finora, qualcuno lo faccia da adesso in poi. Magari lo stesso Occhiuzzi, che quella situazione l’ha vissuta in panchina. E che gli potrebbe dare solo giovamento. Perchè, concordando con quello che ha detto Mitidieri alla radio sul fatto che « quando ci si rende conto che non si è in grado poter gestire certe situazioni, c’è da farsi un’esame”, c’è da aggiungere che se poi in conferenza parli di “allenare i concetti…… che è la settimana giusta per avere elementi nuovi” (e grazie! Fra poco più di una settimana il calciomercato è chiuso!) le scuse saranno poche alla fine. E anche se non passi come responsabile principale di questo affossarsi da soli, come complice reiterato non sei certo innocente, in questo scempio organizzato.

Sinn Feìn

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