DIETRO LA MASCHERA – OVVERO, CON CHI O COSA ABBIAMO A CHE FARE?

E’ meglio stare zitto e fare la figura del fesso, che parlare come un fesso”.

Questo vecchio adagio che apre il pezzo, non è solo un estratto di antica saggezza popolare, ma rappresenta anche un monito su come nella vita ed in ogni altra cosa, non bisogna confrontarsi con argomenti di cui non si sa nulla. La cosa triste – come ha scritto ieri il cigno di Utrecht – , è che nella sua comparsata su la C, il Presidente Guarascio non solo ha confermato la validità del detto in questione, ma è riuscito persino ad andare oltre ogni immaginabile aspettativa. 11 anni, 11 anni che è proprietario di una squadra di calcio, e ancora non ha acquisito nemmeno le basi per imbastire una qualsiasi risposta, persino basilare, per poter comunicare ai tifosi! Come ha giustamente scritto una tifosa alla fine della “intervista”, negli allibiti e furibondi commenti che sono esplosi (giustamente) alla fine della sua ennesima Boutade : «Prima si diceva che il suo silenzio offendeva una tifoseria intera, da stasera abbiamo capito che è meglio che sta zitto! Le sue parole offendono più dei suoi silenzi!» Non credo ci sia bisogno di aggiungere altro. Anzi, no. Una precisazione. Se qualcuno non l’ha capito, questo commento è una critica. Scusate, ma ultimamente ci sono persone che “reintepretano” tutto a modo loro. E’ bene essere più specifici possibili. Come con il Presidente, che vede “molto entusiasmo” in giro, e a cui replico con questa cartolina della partita col Brescia.

Come si dice, un’immagine vale più di 1000 parole Presidente. E a tal proposito, i famigerati “seggiolini”, che per lei rappresentano un investimento, di fatto non lo sono! Era un obbligo, se si ricorda, che due anni fa la Lega impose a tutte le Società di Serie B, dando anche delle scadenze. Ergo, se oggi fossimo ancora in C , “quell’investimento” non esisterebbe. Inoltre, confondere l’idea di strutture di allenamento, creazione di un centro sportivo e la creazione di un serbatoio del settore giovanile con dei seggiolini, rende tutto ancora più grottesco! Ma del resto, fra i commenti ieri è arrivato un dettagliato elenco delle incredibili assurdità della gestione Guarascio. Ve lo riproponiamo qui per farvele “gustare” ( si fa per dire):

1) Daspo societario al sig. Valerio, tifoso 68enne;

2) retrocessione in C stagione 20/21;

3) la mancata richiesta di giocare a Benevento Cosenza Verona (poi persa a tavolino)

4) il ridicolo ricorso su CS-VR con le nottue come scusa;

5) il tentativo di asciugare il pantano sul prato del Marulla con spugne e carriole in diretta nazionale;

6) le sedie da bar al posto delle panchine nella partita persa a tavolino col Verona;

7) la squadra mandata a mangiare alla mensa dell’università;

8) le squadre “completate” regolarmente a campionato in corso;

9) un DG durato 45 giorni e non pagato;

10) mancati pagamenti a diversi fornitori;

11) Biccio Arcidiacono scaricato e non pagato per la maglia “pro innocenza” di Speziale;

12) Braglia confermato in conferenza stampa e poi scaricato dopo due giorni;

13) il cielo rossoblu;

14) il mancato pagamento, con vertenza al CONI, di Fausto Pari;

15) abbonati non indennizzati adeguatamente;

16) nuove magliette sempre in ritardo;

17) contenzioso con la società che curava immagine e comunicazione;

18) gravi accuse agli arbitri, dopo CS-KR rimangiate con umiliazione il giorno dopo;

19) richiesta assolutamente decontestualizzata, in Lega, per blocco retrocessioni nella stagione 20/21;

20) mancata presentazione della squadra in diverse stagioni;

21) allenamenti della squadra al parco Nicholas Green;

22) perdita a parametro zero di giocatori come Dermaku, Frattali, Arrighini etc.;

23) squadra costretta ad allenarsi in un impianto ed a fare la doccia in un altro;

24) contenzioso con la ditta che ha miracolosamente recuperato il prato del Marulla;

25) Cosenza = hobby;

26) “il campionato del Cosenza è in linea con la pandemia”

27) “faremo di tutto per trattenere… Rivière; Tutino; Palmiero;

28) interdizione a tenere l’allenamento per Occhiuzzi, ma esonero che salta per non pagare due allenatori;

30) stadio ed anti stadio tenuti nel lerciume, degrado ed abbandono più assoluto;

31) l’affermazione dopo la salvezza miracolosa:” Io non ho commesso errori!”;

32) contenzioso con Braglia per il mancato pagamento delle mensilità a seguito dell’esonero;

33) assoluta mancanza in 10 anni di organizzazione per un settore giovanile;

34) Stefano Fiore ingaggiato solo per i suoi soldi (cit. Fiore stesso);

35) Spogliatoi rimasti fatiscenti anche a seguito dei penosi lavori di ristrutturazione effettuati nel 2018 con panche in legno risalenti ai tempi della serie D;

36) Palestra fatiscente con attrezzi vecchi di almeno 30 anni di cui una panca con sedile strappato e riparato con il nastro di carta;

37) Maglia celebrativa per il centenario improvvisata e con i lacci delle scarpe;

38) 10000 Persone lasciate per due ore sotto al sole, senza possibilità di accedere allo stadio nè alcuna comunicazione in occasione della partita Cosenza-Verona, prima partita in serie B dopo 15 anni;

39) “ Rinunciare al rimborso per sostenere la società in questo delicato momento. La Società ringrazierà e gratificherà i tifosi che aderiranno con prodotti a marchio Cosenza Calcio”;

  1. primo anno di B, emissione abbonamenti per la curva nord. tifosi in attesa di fronte al gate senza possibilita d’entrare. La societa comunica l’impossibilita di accedere a quel settore solo due settimane dopo.

A questo dettagliato e doveroso elenco, cui la Società non si po’ sottrarre, mi permetto di aggiungere le ultime, freschissime, “new entry”:

  1. “l’umore dei tifosi può condizionare le scelte future? Assolutamente no.”
  2. “non parlo con i tifosi perché me lo vieta la legge.”
  3. “quanto vale il Cosenza? Neanche il Milan aveva lo stadio di proprietà.”
  4. “Gli investimenti? I seggiolini .“
  5. “Faremo un mercato importante”.

Avrò certamente dimenticato altro, ma stare dietro ai ragionamenti di Guarascio, me lo concederete, non è cosa facile! Se poi considerate che, per qualcuno, queste risposte sono irrilevanti, avete capito benissimo che a Cosenza abbiamo grossi problemi! Si, perchè qualche “spirito affine” al Presidente ieri ci ha scritto che « la proprietà di un atleta, per effetto della legge Bosman, non esistono più!» Non commento oltre, soprattutto dopo che gentilmente abbiamo provato a spiegargli che stava dicendo una sciocchezza inaudita. Resta il fatto che ormai questo Blog è diventato un luogo di ritrovo molto frequentato da tutti, cosa che ci fa molto piacere, e anche molto seguito. Curioso che, oltre ad aver pubblicato pezzi scritti da tifosi storici, ultimamente riceviamo molti messaggi privati anche da parte di giornalisti. Si, avete capito bene, la stampa ci scrive! In privato ovviamente, ma comunica con noi, che – lo ribadiamo sempre – giornalisti non siamo. E, a parte i soliti appelli a non sparare nel mucchio quando parliamo di loro – ma abbiamo già detto e fatto quando necessario i nomi dei giornalisti che hanno provato a tirare qualcosa di sensato e utile dalle parole di Guarascio – giusto ieri ne è arrivato uno molto particolare. Lo rendiamo pubblico perchè è bene che i tifosi sappiano sempre, come abbiamo promesso, cosa potrebbe bollire in pentola. La sintesi del messaggio era che nell’intervista dell’altra sera c’era molta recita e finta indignazione. Vale a dire che – testuali parole – le recenti uscite di Guarascio sono più improntate ad acquisire mezzi di stampa che ad altro, e che la sua ultima intervista era solo una scenetta messa su per il loro possibile futuro datore di lavoro. Non avendo il giornalista in questione fornito ulteriori delucidazioni e prove evidenti, noi lasciamo le considerazioni ad altri. Ma di fondo va constatato che questo “strano” gioco di maschere non fa altro che gettare benzina su fuoco su una situazione già di per sé molto torbida. E certi atteggiamenti effettivamente sono molto strani, come se si stesse nascondendo, come sempre, un obiettivo che i tifosi non devono conoscere! Che questo poi porti effettivamente a quello che ci ha raccontato questo rappresentante della carta stampata locale non lo sappiamo, come non sappiamo con chi o cosa abbiamo a che fare! Certo è che non la raccontano mai giusta, la Società col suo voler stare distante dai tifosi e lasciare che Guarascio si renda protagonista di imbarazzanti uscite, e molti giornalisti per come mantengono questo incomprensibile atteggiamento. Soprattutto in virtù della richiesta di un confronto chiesto ben un anno fa, confronto che si è “chiuso” con l’autoconferenza del 2 Febbraio. Oggi tocca a Goretti parlare. Un atto dovuto e previsto il suo, soprattutto dopo la conclusione del calciomercato di riparazione, che lo ha visto chiudere con una espressione un po’ nervosa e contrariata. Certamente lui, da uomo di calcio, proverà a mettere qualche pezza e a fare un po’ di ordine – per quanto possibile – alle ennesime assurdità di Guarascio. sulle scelte fatte e la gestione vista fino ad ora. Ma, per quanto capace e comunicativo, resta il dubbio che certi lati oscuri rimarranno. E non saranno positivi, soprattutto per i tifosi. Troppe maschere intorno a noi. E a questo punto non si capisce se “fare gli ingenui” sia un caso o una cosa voluta.

Sinn Feìn

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