LA RESA DEI CONTI.

Siamo finalmente giunti alla resa dei conti, caro Presidente!

Dopo aver bollato come boutade – peraltro in modo superficiale e smentendo sé stesso col successivo comunicato stampa – la trattativa intercorsa con gli imprenditori russi facenti capo alla Devetia Ltd ed aver mantenuto imperterrito tale impostazione concettuale anche nelle successive interviste e conferenze stampa, ecco giunta finalmente la proposta d’acquisto da Lei tanto agognata…

Ora cosa dirà? Continuerà a tacciare di millantato credito e voglia di farsi pubblicità anche il legale che ha formalizzato, in nome e per conto dei propri rappresentati, una proposta formale d’acquisto della società?

Quanto tempo ancora dovremo ascoltare le sue boutade riguardo all’assenza di investitori “seri ed economicamente solidi” che avanzino proposte d’acquisto “serie”?

E poi… cosa significa per lei “proposta seria”? Significa, forse, sottostare al suo volere di vendere a scatola chiusa il suo giocattolo utilizzato per il suo hobby domenicale, quello che Le consente di divertirsi e guadagnare notorietà e soldi alle spalle dei tifosi cosentini?

Lei ha contezza di chi siano gli uomini d’affari soci della Devetia Ltd, della consistenza del patrimonio gestito da tale società, e di chi sia il presidente Oleg Patakarcishvili per considerarli “millantatori”?

A noi risulta che lei conosca il presidente della Devetia e l’abbia incontrato personalmente a Madrid, intavolando la trattativa di cessione, ma ad un certo punto, alla richiesta di due diligence per verificare il reale valore del Cosenza Calcio, sia corso via a gambe levate. Perché?

Perché non spiega questo suo atteggiamento all’opinione pubblica?

Come mai questa avversione nei confronti di una verifica accurata sullo stato di salute patrimoniale ed economico-finanziario della società? Eppure è operazione comune nel mondo imprenditoriale e della finanza, di cui lei si pregia di far parte. Inoltre, come dovrebbe sapere, è operazione che tutela anche il promittente venditore, evidenziando eventuali profili di poca trasparenza del promissario acquirente.

A tutela dei suoi interessi, nonché degli interessi sportivi della città di Cosenza, interviene, ancora, il regolamento FIGC. Ella dimentica che a governare la materia calcistica in Italia – in particolare le acquisizioni di partecipazioni societarie in ambito professionistico – esiste un apposito Regolamento che detta regole ben precise, stabilendo, nella specie, che le acquisizioni di quote e/o azioni societarie possono essere effettuate solamente da soggetti che soddisfano gli specifici requisiti di Onorabilità e di Solidità Finanziaria così come specificamente previsti nello stesso regolamento.

Ecco, è arrivato il momento di spiegare a tutta la platea la sua avversione a cedere la Società, beninteso è un suo diritto, però non si trinceri dietro frasi fatte prive di contenuti ovvero dietro ragionamenti oggettivamente carenti di costrutto, dica semplicemente “non voglio vendere il Cosenza”!

Ma visto che ha sempre asserito che si siederà al tavolo solo con soggetti seri e forniti di solidità economica e patrimoniale, ora è nelle condizioni di rifiutare la proposta appena giunta?

Ella non ha a cuore la squadra e la città di Cosenza, lo ha dimostrato coi fatti e con le parole (“tifosi di strada”, “una sparuta minoranza che mi contesta”, “la legge mi vieta di parlare coi tifosi”, “l’anno scorso ci siamo salvati… non capite nulla”… e mi fermo qui per decenza), pertanto, se non ha da guadagnare lautamente col Cosenza, questa è l’occasione buona per cedere la mano e tornare al suo lavoro quotidiano, lasci gli hobbies a chi vuole divertirsi, lei non ha bisogno di diversivi che le fanno perdere tempo e soldi… perché lei di soldi nel Cosenza ne ha investito, vero???

Ad esempio i seggiolini dello stadio, che però sconta periodicamente con i ratei dovuti al Comune per la locazione dell’impianto sportivo… oppure le magnifiche strutture al servizio degli atleti, i campi di allenamento fiore all’occhiello della società (“i miei colleghi 20 anni fa mi parlavano di allenamenti fatti qua e là su campetti di periferia, ad oggi a Cosenza non è cambiato nulla” cit. Goretti), insomma davvero una società modello, specchio perfetto di un presidente modello.

La città ed i tifosi pretendono suoi chiarimenti, basta continuare a giocare a nascondino, questa è la resa dei conti, si sforzi di essere finalmente chiaro, se non riesce ad esserlo per difficoltà comunicative dovute al differente spessore culturale rispetto alla sparuta minoranza dei tifosi di strada che non capiscono nulla, lo faccia almeno per il sig. Sindaco e per la stampa, certamente ci aiuteranno a comprendere il suo ermetismo pregno di espressioni analogiche e simboliche tanto profonde da far addirittura rimanere a bocca aperta qualche letterato.

Al signor Sindaco chiediamo di intervenire immediatamente, come richiesto anche dai promissari acquirenti, al fine di mediare – quale istituzione che deve necessariamente sovrintendere alla cosa pubblica ed agli interessi diffusi dei cittadini – tra le parti, perché il Cosenza, al di là di cosa possa pensarne il sig. Guarascio (…delle reazioni e posizioni dei tifosi non mi interessaper me parlano i fatti…), è patrimonio di una città e di un’intera provincia e merita rispetto, quel rispetto conquistato nei decenni e che ora, a causa della gestione improponibile e cervellotica del patron, stiamo miseramente perdendo diventando la barzelletta d’Italia.

Il Cigno di Utrecht

Un pensiero su “LA RESA DEI CONTI.

  1. PINO SERVIDIO

    SONO ANNI CHE CI SONO IMPRENDITORI CHE VOGLIONO COMPERARE IL COSENZA CALCIO MA GUARASCIO FA SEMPRE LO STESSO GIOCO SPARA ALTO COSI LA GENTE PERDE INTERESSE PERCHE NESSUNO VUOLE DARE SOLDI A QUESTO LADRUNGOLO ORA QUESTI SIGNORI FANNO OFFERTE SERIE E FA FINTA DI NIENTE CHE UOMO IPOCRITA BISOGNA MANDARLO VIA DAL COSENZA CALCIO QUESTO DI CALCIO NON HA MAI CAPITO NIENTE ANCORA SI CONTA GLI SPICCI DEL BONUS PROMOZIONE SICCI COMPRA LE VILLE SI FRICA DEI TIFOSI BISOGNA REMARE TUTTI DALLA STESSA DIREZIONE E LIBERARE COSENZA DA QUESTO VILLANO AVARO BUUUUU

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