ASPETTI POSITIVI E NEGATIVI.

Quando meno te l’aspetti, venerdì sera è arrivata la comunicazione del rinvio della partita con il Benevento. La cosa, considerato la positività di alcuni giocatori delle streghe– per quanto la percentuale era al limite, visto che a stento si è raggiunto il 35% necessario – ci permette di rifiatare dopo una estenuante maratona di calendario che, oggettivamente, sta dando a questo campionato un aspetto un po’ paradossale. Perché una partita ogni tre giorni per quasi tre settimane, rende tutto bislacco, contorto, ed anche difficile da valutare al netto delle capacità di recupero e degli infortuni ai giocatori. Per tutti. Perchè se e’ vero che la fame di calcio non ha mai fine per un vero tifoso, è anche vero che troppi turni infrasettimanali tendono a mistificare gli aspetti della preparazione di una partita o della fruibilità della stessa in orari che possono essere di lavoro. Insomma, neanche il tempo di farsi la doccia e tornare a casa che bisogna pensare al prossimo avversario. Se a questo ci aggiungiamo che Bisoli – come abbiamo sottolineato più volte – è subentrato proprio nel mezzo di questo tour de force senza poter dare uno sguardo più approfondito sulle risorse della sua rosa, se non in campo mentre giocavamo la partita, credo che si possa vedere questo rinvio come un piccolo aiuto di cui avevamo bisogno. Soprattutto il mister che, in attesa del prossimo turno con la Ternana, potrà col suo staff dare un imprinting maggiore delle sue idee, e cercare di sfoltire alcune cose che non aveva avuto il tempo di fare. Del resto, gestire un gruppo di 30 giocatori non è facile per nessuno. Tanto per dire, al mitico Professore Scoglio – per sua stessa ammissione – allenare più di sedici giocatori faceva venire il mal di testa. Ma tempi e metodologie di lavoro sul campo cambiano e si evolvono, così come la necessità di una rosa di giocatori più ampia. Ecco allora che adesso ci separa la tradizionale settimana dal prossimo impegno. E non sarà un turno facile, visto che la Ternana è in una posizione in bilico in classifica, cosa che un risultato positivo al Liberati a nostro favore potrebbe permetterci di risucchiarla nella lotta salvezza. Pertanto, anche se questo rinvio ci consente di poter immagazzinare un po’ di energie, non potremo certamente abbassare la guardia. Ma come ci presenteremo a Terni?

Qui il discorso si deve ampliare. Abbiamo detto che ci sono certamente degli aspetti positivi nel rinvio, le energie, gli allenamenti mirati ecc. Non ultimo il fatto che potremmo recuperare alcuni giocatori come Palmiero, Rigione e Liotti per la sfida contro i rossoverdi. Soprattutto il recupero del primo, a mio modesto avviso, sarebbe importantissimo. Col cambio di interpreti a centrocampo al fianco del nostro regista, si è visto finalmente un Palmiero ritrovato e più padrone delle geometrie a noi necessarie nel gestire la partita. La cosa non può essere un caso, visto che Kongolo ha dato muscoli e corsa, e Florenzi in mezzo si è dimostrato molto più maturo – a dispetto dell’età e del fisico minuto – nel rincorrere gli avversari e attaccare gli spazi in profondità appena se ne presentava l’occasione. Questo ha permesso ultimamente al nostro capitano di avere meno pressione da parte degli avversari, e di gestire con un ritmo a lui più consono molti più palloni “puliti”. Tant’è che ad un certo punto, complice anche un arbitraggio permissivo, i giocatori ciociari si sono avventati su di lui con ferocia, sperando di bloccare il cervello della nostra zona nevralgica. Fateci caso, ma col Frosinone il forcing finale è aumentato a dismisura quando lui è uscito, ed i subentranti (in primis Carraro, scelta obbligata) non sono stati in grado di gestire le ripartenze con la stessa lucidità. Ergo, speriamo che alla prossima partita Palmiero possa essere schierato dal primo minuto. Sarebbe un grosso vantaggio! Questo per quanto concerne gli aspetti positivi. Veniamo ai possibili aspetti negativi. E, badate bene, parlo di “possibili”. Prima di tutto la tensione, che dalla partita col Crotone la squadra aveva dimostrato di aver trovato. Al di là dei risultati che abbiamo colto, le ultime tre partite ravvicinate hanno mostrato una squadra sul pezzo, che ci prova e sta provando ad uscire dalle secche. Fondamentale quindi non perdere questa grinta, perchè ci servirà come una mano santa fino al termine del campionato. Il secondo aspetto riguarda i “contraccolpi psicologici”. Vale a dire, sappiamo che finora questo gruppo ha peccato di personalità, mostrando solo da poco le cosiddette bolas nei momenti chiave. Ci sono volute le urla di Bisoli per regalarci finalmente un moto d’orgoglio da parte di questi ragazzi, segno che la scossa del cambio in panchina stavolta ha prodotto gli effetti desiderati. E infatti la vittoria con l’Alessandria non solo ha regalato fiducia al gruppo, ma ci ha messo in una posizione avvantaggiata nel gestire la pressione. Ora siamo veramente noi e solo noi i padroni del nostro destino. Abbiamo riagguantato i grigi, e la vittoria nello scontro diretto gli ha fatto sentire adeguatamente il nostro fiato sul collo. Purtroppo però la nostra sosta forzata coincide con uno scontro delicato di cui siamo spettatori molto interessati. Crotone Alessandria. Inutile dire che una vittoria dei grigi ci riposizionerebbe a -4, anche se con una partita in meno. Un pareggio invece ci darebbe la possibilità di mantenere il contatto di un partita, ma con un recupero che darebbe ancora maggiore pressione all’Alessandria. Una vittoria dei pitagorici d’altro canto lascerebbe tutto immutato. Ma è FONDAMENTALE non fermarsi con la testa a questi risultati. Cioè pensare alla prossima partita, indipendentemente da come si chiuderà questo match. Perchè altrimenti si rischia di perdere la fiducia che abbiamo sudato tantissimo a trovare. Ed in questo confido nel nostro mister, che anche da giocatore queste situazioni le ha vissute spesso, riuscendo a venirne a capo. Il nostro focus è e rimane la Ternana, e poi la prossima partita, e quelle che verranno dopo. Un pezzo alla volta, correre senza guardarsi intorno, pensando solo alla linea del traguardo. Solo alla fine, sarà il caso di vedere a che distanza sono arrivati gli altri. Per il momento, buon lavoro ragazzi!

Sinn Feìn

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