MIRACOLO A COSENZA

L’uso da parte di questo blog – ovviamente in riferimento al Cosenza di Guarascio e alla sua (speriamo proficua) scalata salvezza di queste giornate – del termine miracolati per descrivere la situazione, ha suscitato la reazione di più di qualcuno. Tifosi che non vogliono vedere misconosciuti i meriti della squadra, naturalmente (ma essere dei miracolati non toglie nulla a quanto di buono stanno facendo e al loro impegno incontestabile, né c’era l’intenzione di non riconoscerglielo) ma anche tifosi del presidente, sempre pronti a manifestare una virginea indignazione quando si tratta di correre in soccorso del Padrone (e si passa immediatamente dal celebre e i soldi chi me li dà? del medesimo al loro sennò poi le briciole chi me le lancia?).
Fa piacere, quindi, notare come recentemente anche l’ex tecnico Gianluca Gagliardi, passato dalla nostra panchina in anni meno ricchi di soddisfazioni (eppure capace di incarnare con l’anima la nostra identità) e già noto – anche su questi schermi – per la celebre conferenza stampa con intemerata verso Guarascio, quando ancora era il suo datore di lavoro (ma non il suo Padrone: Gagliardi, a differenza di altri, ha una dignità), abbia espresso nella solita trasmissione web e televisiva del giornalista Davide Franceschiello questo stesso concetto.
In particolare: “questa squadra, come bene ha detto Viali, deve sempre sapere di dover dare il massimo per farcela, perché non possiamo metterci allo stesso livello degli avversari. Questa squadra, come organico, era e resta uno delle peggiori della serie B. Non dobbiamo crederci chissà chi per via degli ultimi risultati positivi. Facile che un tifoso si faccia trasportare dall’entusiasmo del risultato e ci si dimentichi di tutte le brutte figure e delle proteste contro il presidente: l’allenatore, il DS, lo stesso presidente, devono invece restare coi piedi per terra. Ma bisogna essere consapevoli, anche nella tifoseria, che non si può passare dalle stalle alle stelle ed essere diventati fenomeni quando ieri eravamo brocchi. Questa squadra con umiltà, con impegno, con lotta, con fortuna, con episodi che ti devi comunque meritare, può raggiungere un’agognata salvezza che sa di miracolo“.
Posso sottoscrivere.
Ha rincarato la dose anche lo stesso Franceschiello: “qualcuno già parlava addirittura di playoff per via di tre vittorie, questo senza voler accusare nessuno perché i tifosi sono tifosi, ma la verità resta quella di sempre – questa squadra è sempre una squadra con enormi ed evidenti limiti, può riuscire a salvarsi (forse dignitosamente) solo impegnandosi al mille per mille. E sono cinque anni che si lotta sempre allo spasimo per salvarsi: il minimo sindacale, che poi è il massimo che ci consente questa società da cinque anni a questa parte“.
Ma anche dodici“, ha chiosato amaramente Gagliardi.


Sarà il caso che ce ne facciamo tutti una ragione: siamo dei miracolati.
E se raggiungeremo la salvezza sarà un miracolo – esattamente quello che stanno compiendo i ragazzi in questo periodo, e per questo li ringraziamo e gli assicuriamo che anche loro, come tanti altri nella nostra storia pure recente, avranno un posto nel nostro cuore per quello che stanno sapendo dare. Ma sempre miracolati si resta.
Un miracolo aver vinto a Frosinone, per quanto lo si sia meritato.
Un miracolo, del resto, era aver vinto a Benevento alla prima di campionato, l’estate scorsa (quando qualcuno si era follemente illuso): e quella non la meritavamo affatto.
Un miracolo aver battuto Pisa e Spal.
Un miracolo aver strappato il pari a Palermo, anche se lì meritavamo persino di più.
Ma tutta questa serie di miracoli non sposta nulla né circa il reale valore di questa squadra, che non è da playoff e nemmeno da salvezza diretta, a dirla tutta (poi ovviamente speriamo tutti che comunque la raggiunga), né circa il reale impegno della società nel costruirla e sostenerla – impegno che è sempre mancato da anni e anni.
Tutto bello nell’ultimo mese e mezzo, ma questo non rende Delic un attaccante completo di categoria (ci sta lavorando moltissimo, ma come previsto, se mai dovesse riuscire a diventarlo e sfondare in Italia, succederà dopo un durissimo apprendistato), non rende Nasti un centravanti da serie B (bensì un promettente prospetto che ha davanti tantissima gavetta), non rende Brescianini un giocatore che ancora oggi possa essere titolare in oltre metà delle compagini della cadetteria, dove attualmente sarebbe ancora il buon rincalzo che era ad agosto quando venne da noi (piuttosto faccia una statua a Viali che gli ha ritagliato un ruolo su misura), non rende – per dire – D’Orazio un terzino sinistro da playoff ma solo l’ottimo mestierante di serie B che è sempre stato (e baciamo per terra di avere finalmente almeno un mestierante di B nel suo ruolo).
E via così.
Ci salveremo, con questi e tutti gli altri ragazzi? Forse sì, perché stanno dando il massimo e il loro massimo sta funzionando (e anche perché forse il calendario ci darà una mano), ma se succederà sarà più o meno per miracolo.
Come dicevo, sarà il caso che tutti se ne facciano una ragione.
Come è il caso di farsene una ragione del fatto che probabilmente nella prossima stagione saremo punto e a capo, con una società e un Padrone che ad agosto scorso – dopo le prime due fortunose vittorie all’esordio – ha addirittura ordinato al DS di interrompere il calciomercato per risparmiare, facendo raccontare in giro ai suoi accoliti che tanto se abbiamo vinto le prime due significa che siamo forti già così e da playoff (e sapendo benissimo che era del tutto falso).
Non ce lo dimentichiamo mai.

NubeDT

5 pensieri su “MIRACOLO A COSENZA

  1. Toto

    Arieccoli gli abusivi che si definiscono Tifosi del Cosenza che parlano di miracolati per una squadra che nel girone di ritorno si trova nella zona play off(.con un rigore sbagliato negli ultimi minuti con il Sud Tirolo)….
    Il vero miracolato e ki ha allenato il Cosenza e dopo non ha allenato da nessuna. parte…..un motivo ci sarà stato……

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    1. Riccio Stefani

      E Dionigi l’ha portato mammata
      Agenzia delle entrà, ma tu vu seriamente rischiare nu paliatune a una trasferta o l’altra? Ma ti pensassi ca ti sopportiamo per sempre? O ca si anonimo secondo te? Tavimu veramente fa passa a voglia? Diciani

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