​#74WAITING FOR THE BARBARIANS: BRESCIA

GUARASCIO VATTENE!

Deve andare via, senza se e senza ma! Non ci dilunghiamo sul perché della nostra netta posizione, giacché l’abbiamo ampiamente spiegata ed argomentata su questo Blog, così come nelle precedenti puntate della rubrica che state leggendo. Per riassumere, siamo stanchi di soffrire ininterrottamente e di vedere calpestata la nostra dignità di tifosi da una gestione improntata alla speculazione esasperata ed alla mancanza totale di trasparenza, di investimenti e di programmazione. Dopo la dovuta premessa, torniamo agli argomenti che siamo soliti affrontare in queste pagine. Dopo il pari di Perugia (il terzo di seguito), si allunga la striscia di risultati utili consecutivi, ora arrivata a sei partite di seguito in cui i Lupi non hanno conosciuto sconfitta, hanno conquistato 12 punti attraverso la realizzazione di appena 4 reti, ma avendone subita soltanto 1. Ed il segreto sta proprio lì: per quella che a lungo era stata la peggiore difesa della categoria, nei turni sotto la nostra lente, gli ultimi sei, la nostra retroguardia è in assoluto la meno perforata della B. Un altro dato che certifica il trend assolutamente positivo degli uomini di Viali, è dato dalla classifica, la quale finalmente torna a sorriderci, visto che, se fossimo alla conclusione del campionato, l’attuale gradino occupato dai Lupi, il 15o, significherebbe salvezza diretta. Era da 19 turni che in questo campionato non accadeva ai rossoblu di trovarsi fuori dalla zona playout, l’equivalente di un intero girone: era infatti proprio a seguito del pareggio registrato col Perugia nella partita giocata al Marulla, all’andata, lo scorso 4 dicembre, che ci era riuscito una prima volta di cavarci dalla zona playout. Da lì in poi, però, era ritornato il buio, che ci aveva portato ad occupare per diverse giornate il fondo della graduatoria. Quindi non si deve fare l’errore di lasciare posto alla compiacenza ed alla confidenza, perché al contrario bisogna tenere altissima l’allerta. Ergo, non si può minimamente abbassare l’attenzione, soprattutto a cominciare da domani, quando ci sarà da incrociare l’ennesima diretta concorrente, ultimamente ritornata in forma dopo un lunghissimo periodo di totale blackout (la miseria di 3 punti in 12 partite), ma che ad inizio di campionato si stava muovendo come formazione accreditata addirittura per il salto diretto di categoria (quando l’incrociammo al Marulla si trovava in terza posizione in classifica); non bisognerà concedersi distrazione alcuna, non solo perché giocheremo ancora fuori casa, ma soprattutto perché per i nostri avversari sarà, ancora più che per noi, una gara da dentro o fuori ed in realtà, a ben vedere inoltre, perché chiunque dovesse fallire avrà ben poche chance di rimediare, visto che terminata la gara di domani, mancheranno tre sole partite alla conclusione del campionato. Quindi assalto alla baionetta, senza risparmiarsi, al Brescia.

Una stagione travagliatissima quella dei lombardi, quest’anno. Non si può che cominciare così nel descrivere l’andamento della squadra del presidente Cellino, finito lui in primis nei guai e con lui lo stesso Club. Ci eravamo lasciati con le Rondinelle terze in classifica, allorquando ce ne eravamo occupati in modo diffuso (qui il link alla puntata) era lo scorso 7 dicembre, poco più di quattro mesi or sono, eppure è successo di tutto. Soprattutto sul piano tecnico, oltre che sul piano societario, dei risultati e della classifica. Eppure era impronosticabile che potessero avere una simile picchiata e trovarsi dalle zone di vetta, con vista sulla promozione diretta, all’attuale situazione che li vede invischiati nella lotta per non retrocedere. Proprio dopo la partita disputata al Marulla, infatti – una gara, quella, peraltro riacciuffata dai lombardi per i capelli grazie al gol di Bianchi arrivato al 92’, che pareggiava la segnatura realizzata da Larrivey – è arrivata una serie di pessimi risultati, una striscia lunghissima di quindici gare che ha fruttato la miseria di 4 punti per la Leonessa, dopo nessuna vittoria, quattro pareggi e ben undici disfatte. Così, dopo tre sconfitte in quattro gare tra la 15ª e la 18ª giornata, il 21 dicembre 2022 Clotet viene esonerato e al suo posto viene ingaggiato Alfredo Aglietti. Il Brescia conclude il girone d’andata al dodicesimo posto in classifica, pareggiando in casa con il Palermo all’ultima giornata, nella prima panchina del neoallenatore. Il girone di ritorno inizia con una sconfitta di misura sul campo del Südtirol ed il 16 gennaio, dopo due sole giornate con Aglietti in panchina, a seguito di riunioni e confronti di carattere tecnico e vista la temporanea indisponibilità del direttore sportivo Giorgio Perinetti per motivi di salute (una brutta polmonite, per lui), la Società ha deciso di richiamare Clotet alla guida tecnica della squadra. A seguito di soli 2 punti conquistati nelle successive otto giornate tra la 15ª e la 22ª giornata, la squadra si ritrova in zona retrocessione e viene duramente contestata dai tifosi dopo la sconfitta interna con il Como, al termine della quale viene indetto un silenzio stampa da parte della Società di via Solferino 32. Nella serata del 6 febbraio, Clotet viene nuovamente esonerato ed il giorno dopo si concretizza il quarto cambio stagionale sulla panchina dei lombardi, allorquando viene ufficializzato come allenatore della prima squadra Davide Possanzini, già tecnico della squadra primavera. Nella prima partita col nuovo mister in panchina, il Brescia perde di misura in casa con il Modena e scivola al quartultimo posto in classifica, a soli tre punti dall’ultima posizione ed in seguito alla successiva sconfitta di misura contro il Benevento, Possanzini è a sua volta esonerato dopo due sole partite. In un clima di contestazione crescente, Cellino incarica Gastaldello come nuovo allenatore (da calciatore è stato il capitano dell’ultima promozione in serie A dei lombardi, ndr) ed il giorno dopo, lo scorso 21 febbraio, Giampiero Rampinelli Rota e Aldo Ghirardi si dimettono dalla carica di consiglieri di amministrazione, dopo essere stati legati al Brescia sin dalle prime battute dell’esperienza di Cellino alla presidenza. Insomma, un vero terremoto sportivo, anche se la cura Gastaldello, dopo i primi stentati risultati, sembra dare i primi frutti per scongiurare la Serie C, una categoria che le Rondinelle non incrociano più dagli anni ’80. Nelle nove partite sotto la guida del trentanovenne allenatore di Camposampiero (PD), sono arrivati dieci punti, sette dei quali nelle ultime tre, che hanno riacceso il lumicino della speranza per i tifosi bresciani, i quali puntano tutto proprio sulla partita di domani vissuta come l’ultima spiaggia: in caso di vittoria, infatti, la Leonessa aggancerebbe proprio i nostri Lupi in classifica, scavalcandoli però, a causa degli scontri diretti, che a quel punto le sarebbero favorevoli. Insomma, una partita delicatissima tanto per loro, quanto per noi.

Altra cosa che è cambiata nel Brescia da quando li abbiamo incontrati all’andata, è la formazione, a seguito del criticatissimo mercato dello scorso gennaio. I supporters biancazzurri hanno contestato aspramente il presidente Cellino reo, a loro dire, di avere chiuso il mercato di riparazione in attivo per le casse societarie (la vendita di Stefano Moreo al Pisa avrebbe fruttato oltre 2 milioni di euro, non reinvestiti) mentre la squadra annaspava in fondo alla classifica. Ed effettivamente, a parte il mercato di riparazione, in generale tra acquisti e vendite in stagione il saldo (dati transfermarkt, ndr) ha fatto registrare un bilancio positivo di 3,65 milioni di euro. Oltre a Moreo, infatti, avevano lasciato il capoluogo di provincia lombardo, la scorsa estate, Joronen, ceduto al Venezia per 1,25 milioni e Donnarumma che era sbarcato a Terni per 800mila euro. In entrata, l’unica operazione a titolo oneroso per l’acquisto del cartellino era stata relativa ad Alexander Jallow, terzino destro di doppia nazionalità, gambiana e svedese, rilevato dal IFK Göteborg. Questo, però, appunto, la scorsa estate. Perché dal mercato di riparazione di gennaio, è arrivato un unico acquisto di cartellino: quello inspiegabile di Alexandre Coeff, difensore prelevato dai francesi dell’Auxerre a titolo definitivo, che peraltro proprio ieri ha rocambolescamente già rescisso il contratto con le Rondinelle, dopo avere disputato appena una partita. Per il resto Cellino è andato a fare la spesa, mediante prestiti, in Puglia. Dal Bari, infatti, è arrivato il centrocampista Scavone, e dal Lecce un trittico di rinforzi, vale a dire i centrocampisti Björkengren e Listkowski, oltre all’attaccante, perenne promessa, Rodriguez, giocatore che domani non vedremo all’opera, perché squalificato. La piazza in realtà chiedeva un regista, un difensore ed un portiere, che non sono arrivati. Sul fronte cessioni, invece, detto del passaggio di Moreo al Pisa, Benali ha compiuto il percorso inverso di Scavone, finendo al Bari, mentre Garofalo è finito e Trento e Subustan alla Pro Sesto. In complesso, una campagna di calciomercato che non è stata giudicata sufficiente a rafforzare la squadra.

L’albero di Natale di Gastaldello: 4-3-2-1

Abbiamo parlato della nuova composizione della rosa a disposizione di Gastaldello, il quale, a differenza dei suoi predecessori in stagione – soprattutto di Clotet – dispone il suo Brescia secondo lo schema dell’albero di Natale, vale a dire il 4-3-2-1, anche se c’è chi sostiene che per la partita di domani il tecnico potrebbe pensare ad un più spregiudicato 4-3-1-2. In realtà l’allenatore padovano deve fare i conti con squalifiche (l’ex Ndoj ed il già citato Rodriguez non saranno della partita perché appiedati dal Giudice Sportivo, assieme al massaggiatore Maggi) e con una situazione sugli indisponibili che ha visto, fino a ieri l’altro, Bianchi, Pace e Huard con qualche problemino fisico, allenarsi a parte, mentre Galazzi – anche lui alle prese con il recupero – che è da poco rientrato in gruppo. Com’è avvenuto ieri peraltro, per lo stesso Pace. Quindi, facile che venga confermato lo schema ad una sola punta. La formazione che potrebbe essere schierata, con ogni probabilità, è quella che è riuscita ad imporsi la scorsa settimana in quel di Reggio Calabria, con la sola variazione relativa ovviamente alla forzata esclusione di Rodriguez e, se Huard non dovesse farcela, la sua assenza potrebbe essere colmata con lo spostamento di Mangraviti sulla mancina e l’inserimento di Adorni al fianco di Cistana, come peraltro si è visto nel finale della partita vinta in riva allo Stretto. Tuttavia pare che il terzino sinistro francese potrà essere regolarmente al suo posto. Quindi, a difesa dei pali biancazzurri rivedremo Andrenacci, davanti al quale la linea difensiva potrebbe essere composta, da destra verso sinistra da Jallow, Cistana, Mangraviti, e Huard, appunto. In mediana, al centro ci sarà senz’altro il figlio del nostro ex mister, Bisoli, al fianco del quale giostreranno a destra Labojko, mentre a sinistra Bjorkgren. Infine, in attacco, alle spalle del terminale offensivo, che senz’altro sarà Ayé, vedremo con ogni probabilità schierati Listkwoski, ed il recuperato Galazzi. Ma occhio alle soluzioni che potrebbero vedere l’impiego di Olzer e/o Bianchi. Pensiamo dunque possa essere questo l’undici che Gastaldello potrebbe disegnare, al fine di riuscire a vincere questo duello-salvezza contro i nostri Lupi, che mette in palio punti che, come abbiamo detto, valgono davvero doppio non solo perché chi se li aggiudicherà lo farà contro una diretta concorrente, ma anche perché si è in finale di stagione.

Siamo in chiusura, quindi è ora delle varie ed eventuali. Cominciamo col dire che i bookmakers, per l’ennesima volta, incredibilmente, ci attribuiscono una schiacciante sconfitta. Stavolta dico “incredibilmente” perché, in fondo, non si spiega tutto il divario nelle quote attribuite: in fondo i lombardi, sia pure giocando in casa, sono sotto di tre punti in classifica e la loro striscia positiva è – come abbiamo accennato – di appena tre partite, conto le sei dei nostri Lupi, che stanno vivendo, come sappiamo, il loro migliore momento del campionato. Eppure, la vittoria dei padroni di casa sembrerebbe scontata, a seguire le indicazioni degli specialisti delle scommesse, con il segno 1 che viene pagato tra un minimo di appena 1,85 ed un massimo di 1,94; la X, pur se leggermente meglio apprezzata, anch’essa data per meno probabile e quindi pagata da 3,20 fino a 3,50 volte la posta giocata; infine il 2, con l’eventuale successo degli uomini di Viali, è dato piuttosto per improbabile, visto che riconosce agli scommettitori che vi puntano, un range di guadagno sulla scommessa tra 4,15 e 4,40 volte la cifra puntata. Più in generale, tale pronostico non si spiega come penda così nettamente a favore della Leonessa, non solo per la posizione in classifica (18a la loro, contro 15a la nostra) ma anche osservando la differenza dei punti di distacco (3) tra le due squadre, di reti subite (51 i lombardi, 48 noi). Sotto questo profilo convince di più la squadra di Viali, che nelle ultime sei partite è effettivamente riuscita a sigillare la porta, subendo appena una rete. Nello stesso lasso di tempo i biancazzurri sono stati trafitti undici volte: una bella differenza. Un altro dato che non si può trascurare è che i due organici ed i rispettivi obiettivi vedono i nostri in target (salvezza con sofferenza – grazie Guarascio!), mentre i lombardi si trovano a doversi adattare ad una situazione inaspettata: dal dover centrare almeno i playoff, ad essere invece invischiati addirittura nella lotta per non retrocedere. A livello psicologico questo può incidere e fare la differenza. Anche se c’è da dire che il Cosenza formato trasferta non è propriamente una squadra irresistibile, avendo vinto appena 2 volte su 17 gare disputate lontano dal Marulla, oltre a 5 pareggi e ben 10 sconfitte, subendo 32 gol e realizzandone appena 8. Le due squadre si sono incrociate in Lombardia per ben 15 volte in cui i Lupi hanno prevalso in solo 2 occasioni (l’ultima più di 23 anni fa, quando a firmare quel successo per 0-1 fu De Francesco, il 16 gennaio del 2000); il segno X è uscito in cinque circostanze, mentre 8 sono i successi ottenuti dalle Rondinelle. La giacchetta nera chiamata a dirigere la gara di domani pomeriggio, valida per la 35a giornata e che si disputerà al Mario Rigamonti con calcio d’inizio alle 15,00, sarà il sig. Marco Piccinini della sezione di Forlì. Con questo arbitro i lombardi hanno vinto due gare, tre sono stati i pareggi e cinque le sconfitte. I rossoblu hanno ottenuto con l’arbitro romagnolo uno score migliore nelle quattro gare da lui dirette, con un sostanziale equilibrio: una vittoria, una sconfitta e due pareggi. Qualche polemica l’ha sollevato la designazione dell’assistente Rocca di Catanzaro, sponda Cosenza, mentre ai bresciani non può essere certamente gradita la scelta del bergamasco Mazzoleni al VAR. Ovviamente, si tratta di professionisti, per cui le polemiche stanno a zero, come si suol dire. A completare la squadra arbitrale, l’altro assistente, Zingarelli di Siena, il quarto uomo, Rinaldi di Bassano del Grappa ed infine l’AVAR Miele, di Nola. E’ vero che domani sarà una infrasettimanale, si giocherà di lunedì, ma il 1o maggio è festivo quindi la giornata e la posta in palio potrebbero essere appropriati per permettere una buona affluenza di pubblico ad assistere alla partita. Inoltre, la società del presidente Cellino, per le ultime due gare interne (Cosenza e Pisa, ndr) ha deciso di mettere in vendita dei mini abbonamenti che consentiranno di assistere alle due sfide a una tariffa scontata rispetto al prezzo cumulativo dei singoli match. Di fatto, chi acquisterà il ticket per la partita di domani nei settori indicati, aggiungendo un euro potrà assistere anche alla partita contro i nerazzurri toscani. Ed in effetti i tifosi della Leonessa, chiamati a raccolta, sembrano avere risposto bene, con la curva dei locali che è quasi andata sold-out. Ma non meno importante è stata la risposta dei supporters rossoblu, generosi come al solito, i quali dovrebbero presentarsi nel settore ospiti in non meno di 800 (è una previsione, passibile di variazioni perché, mentre scriviamo la prevendita, che chiuderà per i Lupi al seguito stasera alle ore 19,00, è ancora aperta). A ieri sera, i ticket venduti nel nostro settore superavano di qualche decina le 600 unità. Il calore per Viali ed i suoi quindi – di certo – non mancherà!

Non rimane, dunque che affidarsi al verdetto del campo sperando, chissà, che Alarico ci possa assistere anche stavolta: incrociamo le dita e forza Cosenza!

Sapiens

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