IN BILICO SUL BURRONE: UN ANNO DOPO.

Esattamente un anno fa. Lupo del Nord scrisse un pezzo poco prima della partita di ritorno col Vicenza, che portò bene. Per ripetere la scaramanzia, anche quest’anno ha deciso di pubblicare qualcosa a pochi giorni della partita. E tutta la redazione non ci ha pensato un secondo nel favorire il rituale, e lasciargli lo spazio necessario.
A lui la parola.

La Bandiera RossoBlu

Ci risiamo.
A distanza di appena un anno dall’ultima volta, siamo qui a rivivere questi giorni di ansia, di timore, di speranza, di paura alternata a momenti di esaltazione e slanci di ottimismo.
Un anno fa fu il Vicenza, quest’anno è il Brescia. Il Menti prima, il Rigamonti poi.

Il destino del Cosenza passerà da questo stadio che tanti dolori ci ha dato in passato.
Uno stadio stregato per i nostri colori, quasi maledetto. La nostra storia calcistica ci racconta che in quel di Brescia la fortuna non ci ha mai aiutato più di tanto. Anzi, ogni risultato postivo che siamo riusciti a strappare in casa delle rondinelle è stato sudato. In tempi lontani, così come nella più recente uscita in terra lombarda: l’ultima sconfitta per 2-1, nonostante un bellissimo primo tempo, in una partita che poteva lanciarci verso la salvezza diretta e invece, di fatto, è finita per condannarci ai play out con lo svantaggio di giocare il ritorno nel campo stregato di cui sopra è emblematica. Il vantaggio di 1-0 maturato nella partita del Marulla, non può lasciarci tranquilli. Era il minimo che potessimo ottenere per andare a Brescia con il vantaggio ( non da poco) dei “due risultati” a disposizione. Ma guai a pensare di essere già salvi. A Brescia sarà una battaglia lunga 95’ ( almeno) minuti. Nella bolgia biancoazzurra le rondinelle la metteranno sul piano della grinta, della provocazione, dell’intensità. Non ci sarà un attimo di tregua, e bisognerà stare attenti e aspettarsi di tutto. Esattamente come un anno fa a Vicenza.

E noi dovremo ribattere colpo su colpo, senza paura. Senza lasciarci condizionare dall’ambiente e da tutto ciò che potrà accadere. I ragazzi, anche stavolta, non saranno soli. I 1029 biglietti del settore ospiti del Rigamonti sono andati esauriti nel giro di poche ore: l’ennesima, grandissima, manifestazione di amore incondizionato della tifoseria rossoblù nei confronti della propria squadra. La forza del tifo rossoblu anche stavolta ha dimostrato la sua passionalità e la sua grandezza nel rispondere subito presente non appena i tagliandi sono stati messi a disposizione. Questo numero, che sarebbe stato molto più elevato se il Brescia ci avesse concesso un settore più grande, è quasi 10 volte quello dei 119 bresciani arrivati a Cosenza per la gara di andata. Ma la forza del tifo rossoblu si vede anche in questi dettagli, se qualcuno non lo ha compreso. Basterebbe solo questo ultimo dato per far capire lo sconfinato supporto che il popolo bruzio garantisce ovunque e comunque.
Lo fa da sempre.
E basterebbe poco perché questa tifoseria potesse esplodere definitivamente, basterebbe davvero poco perché potesse gioire per come merita. Senza dover soffrire ogni anno, senza dover vivere continuamente questi giorni di grande paura e angoscia.
Purtroppo c’è gente troppo sorda per ascoltare correttamente questi messaggi e farne tesoro.
E, visto che siamo in clima play out, vorrei ricordare a tutti lo striscione della Curva Nord Cosenza lo scorso anno, nella gara di ritorno contro il Vicenza, che recitava:

“ Noi siamo il fuoco sotto la cenere… (…) “.

Bene, chi di dovere purtroppo questo non lo ha mai capito e forse non lo capirà mai!
Ed è ormai evidente a tutti che non lo ignora perchè non sa comprendere, ma semplicemente perchè non è interessato al bene di una tifoseria. Si trova a fare “calcio”, ma solo accidentalmente, nei modi e nei tempi che fanno comodo solo a lui. Ma questi sono discorsi triti e ritriti, e che andranno comunque affrontati una volta per tutte un minuto dopo la fine della partita di Brescia.
Ora tutto il nostro amore, tutti i nostri pensieri, tutta la nostra tensione è e deve essere rivolta alla partita di Giovedì.

Forza ragazzi, un ultimo, grande, sforzo.

Fatelo per voi, fatelo per noi, fatelo per tutta la città di Cosenza e la sua immensa provincia.

Lupo del Nord

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