LA ZONA MORTA #123 – ADESSO TUTTO E’ SUL CAMPO DA GIOCO.

Il gioco è la medicina più grande” Lao Tse

Chiusa ufficialmente la sessione di calciomercato, si può brevemente provare a tirare le somme sul comportamento del nostro Cosenza.
Le premesse del lavoro da svolgere del nostro Ds erano soprattutto indirizzate sul togliersi alcuni giocatori in esubero (Rispoli) o che avevano fortemente deluso dall’inizio della stagione (Viviani), per poi provare a chiudere delle possibili entrate. Se col primo si è riusciti a trovare la chiusura con il passaggio al Crotone, il secondo è rimasto qui senza che ci fossero molte possibilità di uscita. Del resto, la formula di prestito con riscatto e controriscatto, era molto insidiosa da riconfigurare per un’altra Società. Il giocatore quindi rimane agli ordini di Caserta, che si spera possa – come con Forte – cercare di trovargli una collocazione ed una utilità nella rosa e nello scacchiere tattico che finora è stata inesistente.

Diverso il discorso per le entrate. Noi del blog lo avevamo detto dall’inizio, a nostro modesto parere serviva ancora un centrale di difesa ed un centrocampista. Purtroppo non siamo stati accontentati in nessuno dei due casi. Ma se per il centrale è stato fin chiaro dall’inizio che l’orientamento societario era diverso dalla nostra idea (infatti non è emersa nessuna voce concreta su quella zona di campo), sul centrocampista siamo rimasti ingabbiati fino alla fine. Detto che probabilmente l’impossibilità di piazzare Vivani può aver rallentato i nostri movimenti, c’è comunque da registrare il caso Da riva. Il giocatore, annunciato da molte testate giornalistiche come ormai cosa fatta, alla fine è rimasto in quel di Reggio Emilia. Voci di corridoio dicono di un accordo raggiunto da Gemmi con l’Atalanta, vanificato però dall’atteggiamento della Reggiana che si è messa di traverso, forse per avere alcuni vantaggi dall’addio di questo prestito. Fatto sta che anche per quanto riguarda le trattative dell’esterno di Aramu e Acampora ci sono stati degli intoppi in fase di chiusura. Sull’esterno ha pesato la volontà del giocatore, nonostante all’inizio si fosse pure imbastita anche un particolare scambio con in mezzo Calò, che ha rifiutato la piazza – e non solo la nostra, ma ben altre due, tre – decidendo di rimanere a Bari, forse pure col rischio di essere messo fuori rosa. Per Acampora probabilmente – vista anche la necessità del Bari di togliersi un giocatore over con l’arrivo di Maistro – non c’era la convinzione sulle capacità del giocatore, e di un suo possibile utilizzo utile alla causa con un rendimento valido. Rendimento che negli ultimi due anni Acampora non ha dato adeguatamente. La nostra mediana rimane così immutata, e si spera che ci possa essere qualche miglioramento di alcuni elementi già presenti.

Un discorso a parte merita l’ultimo arrivo, Mirko Antonucci. Giocatore valido e offensivo di livello, su cui quest’anno lo Spezia aveva investito moltissimo acquistandolo dal Cittadella. La sorpresa quando si è capito che i liguri avevano deciso di darlo in prestito, è stata notevole. Così come aver visto Gemmi operare tranquillamente per portarlo in riva al Crati, battendo la concorrenza del Modena. Con lui si riconfigura una certa duttilità del nostro assetto offensivo. Detto già che Caserta vuole cercare di recuperare Forte, c’è da valutare come con Antonucci l’attacco del Cosenza si è fornita di un giocatore che potrebbe darci assieme ai vari Tutino, Mazzocchi, Marras e Canotto un attacco più di movimento. Non sarebbe strano infatti vedere un Cosenza con un 433 di Bragliana memoria, vale a dire con tre attaccanti di movimento che non darebbero troppi riferimenti alle difese avversarie. Oppure anche un offensivo 442 o 4231, con Antonucci che potrebbe nel secondo caso giostrare benissimo da trequartista. Il ragazzo ha la fama di essere umorale, e l’inizio di stagione altalenante con lo Spezia potrebbe essere dovuto proprio ad un non ambientamento da quelle parti. Staremo a vedere se nella città dei Bruzi sarà in grado di entrare in feeling con squadra e tifosi, portando colpi e movimenti che gli sono congeniali. Intanto è abile e arruolato anche lui, quindi col Pisa ci sarà sicuramente l’esordio. Sarà il nostro Mister a decidere se dall’inizio o a partita in corso.

Ad ogni modo, da adesso in poi non ci saranno più paracaduti, attese o speranze di correzioni. Da adesso in poi parlerà solo il campo! Spero ardentemente, come tutti i tifosi, che le scelte e le correzioni fatte bastino, perchè la squadra pare in netta ripresa, e dare seguito alle due vittorie in casa con un nuovo innesto potrebbe regalare solo scenari più tranquilli, che meritiamo da tempo. Si torna a giocare, con quello che abbiamo a disposizione, e che dovrà bastarci fino alla fine della stagione. Adesso gli sguardi tornano tutti solo lì, dove guardiamo ad ogni partita. Il campo da gioco.

Sinn Feìn

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