​#112 WAITING FOR THE BARBARIANS: FERALPISALO’

Allarme rosso! Sembra davvero assurdo che, in una stagione in cui la squadra sembrava finalmente di categoria, si sia tornati a soffrire maledettamente e si sia sull’orlo del baratro. Chiaramente questa è una situazione che si è venuta a creare per mille ragioni, che abbracciano l’aspetto tecnico senz’altro (Caserta i suoi errori li ha commessi, eccome!), quello psicologico, con una squadra senza elementi di carattere, fragile sul piano emotivo (mai capace sul campo e fuori di reagire alle situazioni sfavorevoli e di sofferenza) ed in balia degli eventi, ma soprattutto con una Società che latita, con un presidente assente e come al solito dissociato dalla realtà (l’ultima apparizione mediatica, in occasione della partita con la Samp, parlava di Serie A), il quale per di più è stato fatto oggetto dalla magistratura – che su di lui indaga per fatti gravissimi – di un provvedimento restrittivo con obbligo di dimora nel suo comune di residenza, solo ieri trasformato in “inibizione all’esercizio di uffici direttivi per la durata di sei mesi”; Società che paga per l’ennesima volta l’assenza di un Direttore Generale, una figura essenziale che, in circostanze come quella che stiamo attraversando, sarebbe di vitale importanza. Fatto sta che il DG non c’è, quindi tutto è ricaduto sulle spalle del DS, Gemmi, che per porre rimedio alla situazione grave di classifica venutasi a creare, ha pensato bene di esonerare il tecnico a nove giornate dalla fine, per sostituirlo con un allenatore – Viali – dalla scarsissima esperienza in B, se non il finale di stagione (ben) gestito l’anno passato proprio da noi a Cosenza, quando fu all’esordio nella categoria, oltre alle 14 gare disputate nel campionato in corso da allenatore dell’Ascoli. Fatto sta che, se comunque la piazza a gran voce chiedeva da tempo l’esonero di Caserta – almeno a partire dal derby perso a Catanzaro, dal quale si era innescata una girandola di risultati che aveva portato a due punti in sette gare – il provvedimento è arrivato in modo affatto tempestivo e per di più con lo spogliatoio per niente contento della scelta effettuata. Tant’è che, all’esonero di Caserta, gli attestati di stima per il tecnico di Melito da parte dei calciatori rossoblu sui social si sono sprecati ed al primo allenamento senza il vecchio tecnico una rappresentanza di calciatori aveva manifestato le proprie rimostranze nei confronti della scelta societaria. Per di più, sono arrivate le due sanguinose sconfitte di Terni e col Brescia in casa ed i meglio informati hanno raccontato che nello spogliatoio sarebbero volati gli stracci e che ci sarebbe stato una sorta di ammutinamento del gruppo squadra nei confronti del nuovo mister e del DS. Se queste notizie fossero confermate, beh sarebbe gravissimo perché – lungi da me voler difendere le scelte ritardate e sbagliate (in una situazione del genere ci voleva un Bisoli, altro che Viali!) del Club – se i calciatori avessero voluto manifestare attaccamento e fedeltà nei confronti di Caserta, avrebbero dovuto farlo con i fatti, non a chiacchiere: o la squallida prestazione offerta col Cittadella vi ha lasciato l’impressione di un gruppo che ha lottato per cavare le castagne dal fuoco al proprio allenatore? Allora, chi cause è del suo mal, pianga se stesso. Ergo, che i calciatori si assumano le proprie responsabilità e si sentano colpevoli di questa situazione anche perché sarebbero dei professionisti e sono pagati profumatamente. Allora dimostrino di esserlo, dei professionisti e si impegnino a dovere, fino in fondo, coesi come una squadra di calcio richiede per ottenere dei risultati, perché la decisione su chi deve allenare la squadra non spetta certamente a loro, quindi rispettino i ruoli e si concentrino sul proprio, che è quello di lottare e sudare la maglia, anche nel rispetto di coloro (il sottoscritto compreso) sarà anche nella prossima partita al loro fianco per incitarli e guadagnare insieme una vittoria. Intanto il gruppo è stato mandato in ritiro e speriamo tutti che si sia ricompattato e sia pronto a lottare, così come promesso nella giornata di ieri ad una delegazione della tifoseria organizzata – finora abbastanza latitante a dire il vero. Non c’è più spazio per fallire, ormai, mancano appena sette gare alla conclusione e solo per differenza reti con lo Spezia, con cui siamo appaiati in classifica, non siamo formalmente in zona playout, ma praticamente siamo lì e proprio la gara di domani sarà un crocevia della stagione perché ci vedrà opposti alla squadra che per il momento è penultima in graduatoria, la matricola FeralpiSalò, la quale se dovesse vincere si porterebbe ad appena un punto da Tutino e compagni. Partita delicatissima, dunque, quella che si giocherà al Garilli di Piacenza, da non sbagliare assolutamente. Ma andiamo in casa dei lombardi, per analizzare il loro momento e cercare di capire quale potrebbe essere il loro stato di forma.

Dei Leoni del Garda abbiamo diffusamente parlato in occasione della partita d’andata pareggiata lo scorso 4 novembre al Marulla, nella puntata numero 92 di questa rubrica, il cui link aggiungo qui, per coloro i quali volessero approfondire i dati relativi alla storia, alla composizione societaria, all’organico ed ai motivi tecnico tattici attraverso cui i verdazzurri scendono in campo ed affrontano gli avversari. Da allora non è cambiato tanto nella squadra gardesana. Intanto, con un occhio sicuramente ai bilanci, il Club del presidente Pasini ha deciso di intervenire sul mercato di riparazione a gennaio senza però fare operazioni altisonanti, né stravolgere l’organico, seguendo così le idee del giovanissimo Direttore Sportivo, il 27enne ex attaccante Andrea Ferretti: “È stato un mercato difficilissimo, ma di cui sono molto soddisfatto. Non abbiamo voluto fare rivoluzioni per la grande fiducia che ho in questo gruppo, sono arrivati giocatori giovani, di qualità che hanno grandi motivazioni, sempre con un occhio attento agli equilibri finanziari.“ Un mercato attento, lungimirante e bilanciato quello dei benacensi che hanno inserito sei nuovi giocatori a fronte delle medesime uscite. Operazioni lungimiranti perché hanno lavorato anche in prospettiva, acquistando due giovani prospetti come il centrocampista Attys e l’attaccante Manzari, prelevati in prestito rispettivamente dal Trento e dal Sassuolo, che se faranno bene potranno però diventare un patrimonio della Società. In riva al Garda erano precedentemente arrivati un portiere, Liverani, un difensore, Krastev, un esterno, Giudici (che era già stato allenato dall’attuale tecnico verdazzurro ai tempi della Caronnese) ed un altro attaccante, cioè lo sloveno ex Pisa Dubickas. Era atteso un attaccante di maggior peso, in realtà (questa la richiesta principale del tecnico, l’ex Cosenza Marco Zaffaroni) ma i gardesani non sono riusciti a centrare gli obiettivi prefissati rispettando il budget stanziato, quindi è rimasto in verdeblu un altro ex Lupo come Andrea La Mantia, che inizialmente sembrava dovesse partire: “La Mantia aveva diverse richieste, ma insieme abbiamo deciso che rimanere era la scelta più giusta. Per noi è un giocatore importante che in questo girone di ritorno ci potrà dare molto.“ Così, sul bomber, il DS dei lombardi. Per quanto riguarda il mercato in uscita abbiamo detto che le operazioni sono state in numero pari rispetto a quelle in entrata, vale a dire sei in tutto. Intanto, si è alleggerito il monte ingaggi grazie alla risoluzione consensuale del contratto definita con Alessio Da Cruz (vecchio pallino del Cosenza), con la cessione proprio alla nostra Società del difensore Michele Camporese, al Lecco dell’attaccante Parigini, del portiere Minelli finito a Novara e del difensore Bacchetti, andato a rinforzare le fila della Casertana. L’ultima operazione di mercato in uscita, l’unica in prestito, ha riguardato il promettente sedicenne italo albanese Brajian Gjyla, richiesto dal Sassuolo e sul quale Ferretti ha speso parole al miele: “Gjyla è un’operazione importante per la nostra società, il ragazzo avrà modo di mettersi in luce in un club di A e crescere ulteriormente.

Per quanto riguarda gli aspetti tecnici e l’andamento della stagione dei Leoni del Garda, dopo l’esonero del protagonista della promozione in B, Stefano Vecchi, gli era succeduto ad ottobre Zaffaroni, che di fatto non aveva stravolto l’impianto di gioco messo su dal suo predecessore portando dunque avanti il progetto tecnico basato su un prudente e coperto 3-5-2. Nelle sei gare sotto la gestione Vecchi, i gardesani erano riusciti a tenere una media di 0,83 punti a partita, media leggermente migliorata dal buon Zaff, il quale ha ottenuto 25 punti in altrettante gare sotto la sua gestione, ottenendo quindi esattamente un punto a gara. La cosa strana nella gestione del tecnico di Saronno è che la sua squadra si comporta meglio fuori casa, piuttosto che tra le mura amiche. Che poi, mura amiche… i salodiani si trovano a giocare praticamente sempre in trasferta, visto che le gare che dovrebbero essere disputate in casa le giocano allo stadio Garilli di Piacenza (dove domani, parimenti, scenderanno in campo pure Tutino e soci) essendo il Lino Turina di Salò con la sua capienza di appena 2.364 posti largamente inadeguato per disputare la B, campionato che richiede invece una capienza minima per gli stadi di 5.500 posti. Quindi, le partite che dovrebbero essere casalinghe non godono del classico vantaggio ambientale tipico delle gare interne per Zaffaroni ed i suoi, i quali hanno in questo campionato conquistato ben 18 punti lontani dal Garilli ed appena 12 a Piacenza, il cui prato è stato terra di conquista per le formazioni avversarie in ben nove circostanze, con soli tre successi ed altrettanti pareggi. A ben vedere anche il nostro Cosenza non si è tanto meglio comportato tra le mura amiche del Marulla, dove ha conquistato gli stessi identici punti – 17 – delle gare disputate in trasferta, circostanza nella quale, però, gli uomini di Viali hanno disputato una gara in meno rispetto a quelle casalinghe. La speranza è, a questo punto, quella che si confermi per noi il trend positivo lontano da Cosenza e per loro quello negativo a Piacenza. Una tendenza, per i lombardi, che li vede perdenti da quattro turni consecutivi casalinghi, dove l’ultimo successo al Garilli è risalente ad oltre due mesi fa, quando i Leoni del Garda si imposero largamente per 5-1 nel derby col Lecco. Squadra, quest’ultima che, curiosamente, rappresenta per il Cosenza non solo l’ultimo successo esterno, ma addirittura l’ultima vittoria in assoluto di Micai e compagni. Da allora per i rossoblu sono arrivati, nelle successive sei gare disputate, la miseria di due punti. Non sta altrettanto male la FeralpiSalò la quale, se è vero che perde con preoccupante continuità in casa, è altrettanto vero che vince da ben tre turni consecutivi in trasferta, dov’è riuscita ad espugnare gli stadi di Spezia, Modena e, ultimo in ordine cronologico ed allo stesso tempo successo di maggiore prestigio, lo Zini di una Cremonese lanciatissima per la conquista di un posto al sole in A, se non fosse stato proprio per la battuta d’arresto della scorsa settimana ad opera degli uomini di Zaffaroni. Tecnico, l’ex rossoblu, che a proposito della gara contro il Cosenza e di quella di settimana scorsa, ieri ha dichiarato: “una partita (quella che si giocherà domani, ndr) che sarà più difficile, non penso dal punto di vista tecnico, perché comunque la Cremonese è una grandissima squadra, però come detto si innescano situazioni dove inevitabilmente pensi alla posizione di classifica, eccetera… quindi quei pensieri purtroppo li fai e la partita diventa più pesante da un punto di vista emotivo. Per quello che sono gare complicate sotto questo aspetto, però bisogna avere la lucidità e la forza di giocarle nella maniera giusta, sapendo che è una gara di calcio che dovremo interpretare al meglio e che incontreremo una squadra arrabbiata perché ha perso l’ultima partita. Quindi troveremo una squadra molto concentrata, di qualità perché ha dei giocatori assolutamente importanti e quindi sarà una gara tutta da giocare”. Dunque, il tecnico salodino teme molto l’aspetto emozionale della gara e siamo certi che avrà indottrinato a dovere i suoi uomini perché la giochino in modo quanto più possibile leggero, senza cioè particolari patemi che l’importanza della posta in palio invece inevitabilmente presenterà. Come a dire che la spunterà chi sarà riuscito a tenere i nervi più saldi rispetto al proprio avversario. Intanto, domani Viali dovrà prestare molta attenzione alle corsie esterne, perché i lombardi sono una squadra piuttosto abbottonata ma capace di ripartenze fulminee, a partire proprio dalle fasce laterali, dove già nella partita d’andata abbiamo avuto modo di fare la conoscenza di un certo Felici, che sulla corsia di destra (la nostra sinistra) fece impazzire un insufficiente Fontanarosa e dove sull’out opposto si propone con un altro elemento di assoluto valore come l’ex Benevento Letizia. Che Zaffaroni punti forte sugli esterni, è lapalissiano quando si vanno a guardare i numeri ed il rendimento dei calciatori utilizzati in questi ruoli: oltre ai già citati Felici (autore di 3 assist e 3 segnature stagionali) e Letizia (3 assist), annoveriamo Bergonzi e Tonetto (2 reti per entrambi), Martella (3 assist ed 1 gol) e, su tutti, Di Molfetta, assistman della squadra, autore di 4 passaggi decisivi per altrettante reti dei compagni ed una personale realizzazione. Per il resto, la squadra conta su diversi elementi sicuramente di categoria e di valore, come i tre ex Fiordilino, Butic e La Mantia, ma anche elementi affidabili quali l’ex Cagliari Kourfalidis, Ceppitelli, o il centrale prelevato dal Genoa, Zennaro e Martella. Una squadra sicuramente di categoria che già all’andata ci diede filo da torcere e, nonostante il penultimo posto in classifica, non si è ancora assolutamente data per vinta ed è da temere ed affrontare con la giusta concentrazione e cattiveria.

Un probabile starting eleven col 3-5-2 per Zaffaroni

Cerchiamo ora di capire come Zaffaroni vorrà presentarsi al cospetto del Cosenza di William Viali per fare sua la gara. Posto che domani non saranno a disposizione del tecnico saronnese, per infortunio, due giocatori importanti come Balestrero (problema muscolare per lui) e soprattutto Di Molfetta. Cerchiamo di capire, allora, come l’allenatore verdeblu vorrà rimpiazzarli nell’impianto del suo 3-5-2. La difesa dei pali non v’è dubbio che verrà affidata a colui il quale ha giocato tutti e 2.970’ disputati dalla formazione gardesana in stagione, vale a dire il bravo 22enne Samuel Pizzignacco, davanti al quale la linea di difesa a tre, in mancanza del già citato Balestrero, verrà costituita senz’altro dal centrale, nonché capitano, Ceppitelli, affiancato sul versante sinistro dall’ex Crotone Martella, mentre a destra dovrebbe essere confermato Bergonzi. In mediana, i cinque uomini che da destra a sinistra comporranno lo schieramento saranno il già citato, temibilissimo Felici, al fianco del quale giostreranno due tra Hergheligiu, Kurfalidis e Zennaro (gli ultimi due favoriti e l’ex Genoa candidato numero uno a sostituire, senza fare rimpiangere, l’assenza di peso di Di Molfetta). A completare la linea di centrocampo vedremo senz’altro l’ex Luca Fiordilino, impiegato nel ruolo di mezzala sinistra e Letizia ancora più esterno, sullo stesso lato, ad arare la fascia. Infine il duo d’attacco che vedrà la scelta tra le punte centrali pure, quali gli ex Butic (ci castigò all’andata nel più classico dei gol dell’ex, appunto) e La Mantia ovvero Dubickas e le ali Manzari o Compagnon. Certo è che le soluzioni al tecnico dei Leoni, di certo, non mancano, soprattutto in attacco.

Veniamo alle notizie varie ed alle curiosità. Quella di domani sarà la trentaduesima giornata di Serie BKT 2023/24, in programma allo stadio Garilli di Piacenza, con calcio d’inizio alle ore 14,00 e vedrà opporsi per la seconda volta nel campionato cadetto il nostro Cosenza alla squadra lombarda, dopo la prima gara che si disputò nel girone d’andata e conclusasi sul risultato di 1-1. Mettendo un po’ di numeri a confronto (fonte OPTA), cominciamo col dire che la Lombardia non porta bene ai Lupi (speriamo sia di buon auspicio il fatto che anche se tecnicamente si gioca in casa della squadra gardesana, di fatto il match si svolgerà a Piacenza che, com’è noto, si trova in Emilia Romagna): il Cosenza ha vinto soltanto una delle ultime dodici trasferte contro squadre della regione lombarda in Serie B (oltre ad un pareggio e ben dieci sconfitte). Stiamo parlando della più recente, datata 17 febbraio 2024 contro il Lecco (3-1). Solo una volta nella competizione i rossoblu hanno vinto due gare esterne consecutive contro squadre lombarde: nel periodo tra settembre 1962 e gennaio 1963 (contro Como e Brescia in quel caso). Ancora, il Cosenza ha vinto due delle ultime cinque trasferte (oltre a due pareggi ed una sconfitta) in Serie B perdendo, però, la più recente di queste (contro la Ternana): speriamo che Marras e compagni non infilino due sconfitte fuori casa nella competizione per la prima volta dallo scorso dicembre. La FeralpiSalò invece, ha alternato una sconfitta a una vittoria nelle ultime sei partite (tre vittorie ed altrettante sconfitte, dunque) di Serie B, vincendo la gara più recente come detto nel derby giocato lunedì scorso contro la Cremonese; tuttavia, i verdeblu hanno perso tutte le ultime quattro sfide in casa con una media di 2 gol subiti a partita e, nel campionato in corso, soltanto il Lecco ha un rendimento casalingo peggiore in termini di punti (11) rispetto ai gardesani (12). Un altro dato piuttosto curioso vede da una parte, la FeralpiSalò come una delle tre squadre, assieme a Südtirol e Ternana, ad avere segnato meno gol (11) nel corso dei primi tempi di questa Serie B; dall’altra, il Cosenza è una delle tre compagini, con Spezia e Ascoli, ad avere realizzato meno reti (14) nei secondi tempi del torneo in corso. Volgendo lo sguardo verso i bomber, segnaliamo un La Mantia sempre troppo ispirato quando ci gioca contro: ha infatti preso parte a otto reti (cinque gol e tre assist) in otto partite giocate contro il Cosenza in Serie B, più che contro qualsiasi altra avversaria nella competizione. Inoltre, quasi tutte le cinque reti dell’attaccante contro di noi nel torneo cadetto sono state segnate in gare casalinghe (tra cui due doppiette); tuttavia, nessuna delle sue reti è arrivata nelle ultime tre sfide contro i rossoblu. Sull’altro versante, nell’ultimo turno di campionato contro il Brescia, Valerio Crespi ha realizzato il suo primo gol in Serie B alla prima presenza da titolare nella competizione. Tra i giocatori con almeno una rete all’attivo nel torneo in corso, soltanto Francesco Pio Esposito (due centri, nato nel giugno 2005) e Akpa Hemsley (una marcatura, luglio 2005) sono più giovani dell’attaccante del Cosenza (agosto 2004). Dando un’occhiata alle quote assegnate dai bookmakers, è l’ennesima volte in cui siamo penalizzati in partenza rispetto all’avversario di turno in modo netto. Così, ad esempio, mentre tra i quattordici siti di scommesse da noi oggi analizzati l’1 oscilla davvero pochissimo come quote, vale a dire tra l’2,50 e l’2,64; il segno X è anch’esso abbastanza netto, quanto meno probabile come risultato, oscillando tra 2,80 e 2,94; infine il 2 è di gran lunga il risultato valutato meno probabile dagli scommettitori, con quote che pagherebbero tra un minimo di 3,05 ad un massimo di 3,20 volte la posta puntata. Vedremo. Abbiamo detto in precedenza dei numerosi ex, che, fatta eccezione per il solo Camporese (ritornato tra le fila rossoblu dopo un inizio di stagione con i gardesani) sono tutti in casacca verdeblu, tra i quali ricordiamo l’allenatore Zaffaroni, La Mantia, Fiordilino, e Butic. Ma ce n’è un quinto, vale a dire Federico Orlandi, preparatore portieri per i lombardi oggi ma fu nello stesso ruolo, così pure in quello di portiere in seconda, con i nostri colori sulle spalle. L’arbitro designato dall’AIA per la partita di domani sarà il signor Davide Ghersini di Genova il quale, curiosamente, se non ha mai diretto una partita della FeralpiSalò, ha fischiato in sei occasioni per i Lupi, sotto le direzioni arbitrali del quale non hanno mai trovato il segno X, vincendo per tre volte e perdendo altrettante gare. Il direttore di gara ligure sarà coadiuvato nel suo lavoro dagli assistenti Mattia Scarpa di Reggio Emilia e Claudio Barone di Roma 1, mentre il quarto ufficiale sarà Aleksandar Djurdjevic di Trieste. Infine, in sala VAR Federico Dionisi de L’Aquila avrà il supporto dell’AVAR Oreste Muto di Torre Annunziata. Concludiamo con il pubblico che assieperà gli spalti dell’impianto piacentino: non si dovrebbe arrivare oltre le duemila unità per una gara che non è di cartello, in uno stadio che è ultimo come affluenza di pubblico in Serie B. Di questi, tra i cinquecento ed i seicento, dovrebbero essere i supporters rossoblu.

In conclusione ci auguriamo che i Lupi, domani tengano fede agli impegni assunti con i tifosi e che possano garantire di avere sudato la maglia fino in fondo. Se poi dovesse arrivare anche il risultato, saremmo tutti più felici. Ma intanto ciò che chiediamo loro è impegno e rispetto: il minimo!

Sapiens

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