TABELLA DI MARCIA

Siamo combattuti tra il terrore e la speranza.
Da una parte, innegabilmente, il rush finale del campionato con vista da brividi sulla classifica ci fa tremare, viste le ultime prestazioni della squadra e lo stato di forma (soprattutto fisica) della rosa, assolutamente al di sotto del livello delle avversarie – dall’altro c’è pur sempre la consapevolezza che arriviamo al momento decisivo con qualche punto di vantaggio in più sulle avversarie stesse, unita a quella che d’ora in avanti affronteremo scontri diretti (contro rivali sì agguerrite e disperate, ma ovviamente meno forti di quelle affrontate finora) più il Como all’ultima giornata, quando forse i lariani avranno già raggiunto l’obiettivo e potranno affrontarci senza bisogno e fame di punti.
E poi c’è pur sempre la considerazione che il richiamo di preparazione che Viali ha imposto ai suoi – pare li abbia trovati in condizioni disastrose – ora ci starà anche appesantendo le gambe (in certe partite la tenuta atletica è stata veramente penosa, inutile girarci attorno), ma dovrà pur dare i suoi benedetti effetti al momento giusto, e quindi siamo ben legittimati almeno a sperare che in queste ultime gare finalmente vedremo i Lupi correre.
Da questo punto di vista la gara di Reggio Emilia domani sera sarà una cartina al tornasole: ci aspettiamo e pretendiamo che la squadra stavolta regga almeno 75′, se non proprio tutti i 90′. La necessità di ritrovare la vittoria che manca ormai dalla trasferta di Lecco si unisce all’opportunità di risucchiare dietro e inguaiare proprio la Régia, che vengono da una sorprendente battuta d’arresto a Lecco che potrebbe portare contraccolpi psicologici di notevole entità tra i granata. Ecco, approfittarne e tornare a Cosenza coi benedetti tre punti costituirebbe un en plein di benefici innegabile: a proposito di morale, anche da quel punto di vista sarebbe per noi una scossa notevole. Vorrebbe anche dire affrontare le ultime gare con ben altro spirito (forse persino permettersi il pari interno col Bari tenendolo a distanza, anche se so che la tifoseria di pareggi interni che prolungano l’agonia non ne vuol sentire parlare – ma siamo al momento della necessità virtù).
Speranze, certo.
E tabelle di marcia.
Quelle più realistiche che si hanno in mente fanno pensare che i tre punti, che in almeno un paio di circostanze dobbiamo assolutamente cogliere qua e là per parlare seriamente di salvezza diretta, siano relativamente più raggiungibili – per paradossale che possa apparire – fuori dalle mura amiche, che in questi anni di cadetteria poi tanto amiche non lo sono mai davvero state.
Vincere a Reggio ci farebbe cementare un grosso pezzo di salvezza: ma serve l’apporto di tutti, serve che il cuore della gente rossoblù batta fortissimo sugli spalti di stadi lontani, per dare forza ai nostri Lupi.


Accompagniamo quindi i ragazzi in Emilia.
Sarà un autentico venerdì di passione e mai come ora serve al Cosenza sentire il sostegno del suo popolo, mentre tenta l’ennesima impresa (un po’ meno disperata degli anni scorsi: chissà che questa volta almeno non ci riesca di migliorare un tantinello e salvarci da gente normale e non come peones abusivi in serie B).
E allora, tutti a Reggio.
Sono peraltro già centinaia le prenotazioni per i biglietti: anche stavolta, come sempre, il Cosenza non sarà solo. E sempre così dovrà essere, in questo finale di torneo carico di tensione: anzi, dovremmo impegnarci fin da subito a portare mille tifosi rossoblù al Del Duca e poi altrettanti in riva al Lario all’ultima giornata. Mantenere la serie B è oggi più che mai imprescindibile e il sostengo va dato soprattutto in queste trasferte, che se vinte – e le potenzialità ci sono – possono essere decisive (e come detto rendere indolori anche pareggi interni contro Bari e Spezia): mancherebbero secondo le previsioni e le proiezioni 7-8 punti alla quota salvezza, e se parlo di trasferte e non di scontri diretti casalinghi è perché mi rendo conto che il Cosenza gioca molto meglio fuori casa che al Marulla – o, se preferite, gioca molto meglio quando sono gli altri a dover attaccare.
Piaccia o meno questa è, quest’anno come anche negli anni scorsi: non siamo bravi a costruire il gioco e a portare un’azione offensiva manovrata che possa essere quantomeno pericolosa – e quindi, a partire da domani sera a Reggio, meglio puntare sulle partite lontano da casa per raccogliere i punti necessari alla salvezza.
E la tifoseria, allora, come detto deve fare la sua parte. Non solo sostenendo i Lupi e spingendoli alla vittoria già dallo Stadio del Tricolore, ma anche e soprattutto portando poi pazienza nel caso nelle successive gare casalinghe contro le altre dirette concorrenti non si dovesse chiudere subito la questione con due vittorie. Inutile contestare. allo stadio ma pure sui social, se contro galletti e aquilotti dovessero venire altri due 1-1, magari di nuovo in rimonta affannosa: facciamocene una ragione in ottica delle difficoltà visibili della squadra a creare gioco, facciamo in modo che – se pareggi interni saranno: purché almeno non si perda – bastino per la salvezza, e riconquistiamoci per l’ennesimo anno questa serie B.

NubeDT

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