RESPIRARE PROFONDAMENTE.

La pausa forzata della nostra squadra in questo turno di campionato ci ha regalato dei risultati che iniziano a delineare in maniera definitiva il finale di stagione che ci aspetta. Intanto il pareggio fra Crotone e Alessandria probabilmente condanna in maniera definitiva i pitagorici alla retrocessione: al netto delle partite che rimangono, sembra molto difficile che Modesto ed i suoi ragazzi riescano a rimettersi in carreggiata nei dieci turni che mancano alla fine del campionato. I grigi invece rimangono a distanza ravvicinata, cosa che col turno da recuperare ci restituisce ancora più fiducia.
Il contatto è ancora possibile, addirittura si potrebbe anche sorpassare la squadra piemontese già in questo turno con una combinazione favorevole di risultati. La pressione quindi, come avevo scritto un paio di giorni fa, è più sui nostri avversari che su di noi, in virtù proprio della partita che dobbiamo recuperare. L’anomalia, se mi è permesso chiamarla così, è stata la vittoria del Vicenza con la Ternana, nostro prossimo avversario. Intendiamoci, non è certamente una anomalia per il campionato di Serie B, ma lo è se consideriamo come la partita si è disputata. All’andata, giova ricordarlo, le fere rifilarono una manita al Vicenza, mostrando la forza delle loro bocche di fuoco. Certo, da quella partita ne è passata di acqua sotto i ponti – e sono stati cambiati anche dei giocatori, soprattutto dal Vicenza – ma ha sorpreso l’atteggiamento della Ternana. Nel primo tempo è sembrato che i rossoverdi passeggiassero, come se la loro posizione in classifica gli permettesse una maggiore nonchalance nel poter gestire la partita. Quindi, a fronte di un Vicenza che è partito a testa bassa, una certa superficialità, più dovuta alla testa che alla disposizione in campo, ha fatto si che gli uomini di Lucarelli subissero un costante assedio che ha portato ben tre gol e innumerevoli occasioni da parte dei vicentini. Nella ripresa la Ternana ha preso le misure e risposto con un suo assedio, ma il risultato alla fine ha sorriso ai biancorossi. Questo nonostante il gol di Donnarumma e e quello annullato a Pettinari per evidente fuorigioco. Questa seconda vittoria nelle ultime 4 partite rilancia pesantemente le ambizioni di salvezza di Brocchi & co, che adesso si fanno più vicini a noi nella lotta salvezza. Ma adesso la situazione è diversa, e va detto chiaramente.

Qualche turno fa, questo avvicinamento poteva essere pericoloso, anche considerando la vittoria mancata a Vicenza nel periodo pre Bisoli. Ma le ultime prestazioni e la vittoria nello scontro diretto con l’Alessandria ci hanno finalmente regalato una speranza, un gruppo e una posizione che prima non eravamo sicuri di avere. E cioè quella di essere totalmente padroni del nostro destino! Si è visto che, se vogliamo, le possibilità di salvarci direttamente o con i playout sono ampiamente alla nostra portata. E se questo non avverrà, adesso sarà una colpa dovuta a fragilità mentali o caratteriali, e non tecniche. Uso l’avverbio “adesso” perché temporalmente non va mai dimenticato come – anche quest’anno – nonostante i proclami la Società ha fatto il solito giochino dello sfidare la sorte e di aspettare la fine della fiera per cercare di assemblare una squadra! Le scuse della riammissione e tutte le altre sciocchezze messe avanti da Guarascio o chi per lui non giustificano il fatto che ci siamo ritrovati, per il terzo anno consecutivo, in questa situazione SOLO ED ESCLUSIVAMENTE per il pressapochismo e la miopia di questa proprietà. E abbiamo potuto anche constatare, con fatti e prove inconfutabili, che le scuse che hanno fatto sempre da “scudo” nella gestione societaria ormai sono venute giù miseramente una dopo l’altra, come castelli di carta messi su solo per prendere tempo. Non ultimo la campagna del calciomercato di Gennaio, che stavolta l’attuale Ds aveva annunciato che si sarebbe pianificata subito e attuata nei primi giorni di mercato, salvo poi mantenersi sulla falsariga degli anni precedenti.
Faccia chi può, prima che il tempo mute; ché tutte le lasciate son perdute“ recita un proverbio molto saggio. Ma a questa Società l’esperienza degli sfaceli combinati negli anni precedenti con questa gestione evidentemente non sono serviti ad acquisire nemmeno un po’ si saggezza: anche stavolta si è preferito fare a modo nostro (cioè male!), e il risultato è proprio quello di aver lasciato nuovamente – in nome di un non ben chiaro risparmio e del non voler fare calcio come qualsiasi altra Società normale – occasioni e situazioni che magari ci potevano mettere già in una posizione più tranquilla. Ad ogni modo adesso tocca al mister ed ai ragazzi chiudere degnamente questo campionato. La partita di Terni rappresenta un viatico molto importante per i prossimi turni, per due motivi. Il primo è che un risultato positivo ci regalerebbe una striscia (per me a Frosinone non abbiamo perso, ci hanno fatto perdere!) utile a rinvigorire ulteriormente questo gruppo. Secondo perché, se la Ternana dovesse andare male anche con noi, sarebbe inevitabilmente risucchiata nella lotta salvezza, e non è detto che abbia il carattere per affrontarla adeguatamente. Quindi pensiamo a respirare profondamente, in attesa della battaglia che ci aspetta al Liberati.

Sinn Feìn

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