DEJA’ VU…

Ci risiamo, per l’ennesima volta il povero tifoso del Cosenza Calcio ad Ottobre realizza che la stagione sta prendendo esattamente la piega dell’anno precedente. Un dèjà vu visto e rivisto che ormai ha stancato anche il più paziente supporter rossoblù. Da 5 anni a questa parte (ovvero dal ritorno in serie B targato Braglia 2017-2018) il fedele aficionado cosentino si ritrova a fine ottobre in piena zona rossa o giù di lì. E poco cambia se si parte male e poi ci si risveglia o se si parte a spron battuto come avvenuto lo scorso anno con Zaffaroni ( 10 punti in 6 partite) o come quest’anno con Dionigi ( 6 punti nelle prime 2 giornate, 11 punti nelle prime 7). Ottobre segna costantemente la sottile linea rossa tra un campionato discreto ed uno soffertissimo che il Cosenza da lì a poco si appresta a vivere e disputare. Erano 7 i punti alla nona giornata nel campionato 2018-2019 (con una gara in meno, persa a tavolino per la nota vicenda della gara con l’Hellas Verona). Erano 8 nella stagione 2019-2020. Erano 8 anche nella sciagurata stagione 2020-2021 di Occhiuzziana memoria (culminata con la retrocessione di Lignano Sabbiadoro all’ultima giornata), erano 11 nella stagione 2021-2022 con Zaffaroni, che aveva iniziato proprio ad Ottobre la sua rapida discesa verso l’inferno. Sono 11 anche quest’anno 2022-2023. Per l’analisi di come sono arrivati questi 11 punti ( spoiler “quasi senza sapere come…”) rimando all’articolo Sconcertanti di Kempes. La questione qui è un’altra: il Cosenza in questi 5 anni di B ha chiuso Ottobre (prime nove giornate) tra i 7 e gli 11 punti. Volendo fare una media dei cinque anni, circa 9 punti in 9 partite. Praticamente la mediocre media di 1 punto a partita. Che poi, intendiamoci, è poco meno di quanto abbiamo raccolto a fine anno in queste stagioni di B… negli ultimi due addirittura abbiamo chiuso l’intero campionato SOTTO la soglia di 1 punto a partita ( 35 punti in 38 giornate). Perchè il tifoso del Cosenza non può sognare: ogni stagione deve osservare I bookmakers posizionarci tra ultimo e penultimo posto, retrocessi e spacciati ancor prima di cominciare.

Ogni stagione deve smentire questi bookmakers e addetti ai lavori, soffrendo come un pazzo fino all’ultima giornata e anche oltre. Ogni stagion,e già a fine ottobre, deve ritenersi fuori da qualsiasi altro discorso che non sia una mera salvezza sofferta, da conquistare con lacrime e sangue. Ogni stagione zona play off, zona promozione, addirittura la zona di centroclassifica diventano una chimera irraggiungibile. Il tifoso del Cosenza non può sognare, deve accontentarsi di vivere nella perenne mediocrità. Sperando che lockdown, riammissioni, salvezze miracolose e Vittorie ai play out evitino ogni volta il baratro chiamato serie C. Ogni stagione agiamo da neopromossa, nonostante questo sia ormai il quinto campionato consecutivo in cadetteria: budget più basso della categoria o quasi, giocatori raccattati alla meno peggio, allenatori pluriesonerati o al più scommesse per la categoria. Eppure le risorse ci sono. Anzi, dopo 5 anni possiamo dire senza problemi che abbondano! Ma non vengono mai investite là dove sarebbe utile e necessario. Tutto questo comporta le conseguenze di cui sopra: campionati al risparmio totale, umiliazioni su tanti campi di Italia, derby persi e via dicendo.

Mio padre si è fatto fare una maglietta che riassume simpaticamente tutto ciò: il simbolo glorioso del Cosenza Calcio e la scritta a caratteri cubitali “MAI UNA GIOIA”. Ma subito sotto la scritta “ MA SEMPRE FORZA LUPI!” a sottolineare quanto la fede non venga scalfita nemmeno a suon di batoste e sofferenze. Il supporter del Cosenza è stanco di tutto questo. Il Supporter bruzio è stanco di sentire parole parole e soltanto parole ( “alziamo l’asticella”, “stupiremo”, “abbiamo un’ottima squadra e c’è tanto entusiasmo…” “la maggior parte della tifoseria mi ama..“) a cui il presidente non ha mai fatto seguire fatti concreti. Si, il Presidente, visto che nel continuo valzer di allenatori e Ds, l’unico che rimane e impone la sua non visione di calcio è lui! Anche approfittandosene. Perché il tifoso del Cosenza, nonostante le premesse di cui sopra, segue la squadra incondizionatamente su ogni campo d’Italia. Lo scorso anno, dove forse abbiamo conseguito un poco onorevole record, abbiamo chiuso il campionato con 0 ( dicasi ZERO) vittorie fuori casa; L’anno prima, con Occhiuzzi, abbiamo chiuso il girone d’andata con 0 vittorie in casa! Bene, nonostante ció, in ogni stadio sventolavano centinaia e centinaia di vessilli rossoblù. E continueranno a farlo. Il tifoso del Cosenza però ora è anche stanco, e merita “un tantinello” più rispetto da chi raccoglie solo gli onori ( sponsor, introiti, diritti televisivi e non solo quello), ma non fai mai la sua parte con gli oneri. E’ chiaro Presidente?

Lupo del Nord

2 pensieri su “DEJA’ VU…

  1. Antonio Lebon

    Vi scrivo anche qui perchè facebook lo uso poco.
    Non sono di Cosenza,simpatizzo per i lupi e li seguo da dieci anni ormai,sono di Venezia e so che in passato c’era un fortissimo gemellaggio tra le tifoserie,come mi raccontava mio zio.Ho trovato questa pagina suggeritami da un cosentino emigrato dalle mie parti (ce ne siete tanti da queste parti in realtà!) e vi leggo ogni tanto.
    Molto bello l’articolo,chi lo ha scritto sembra un tifoso molto passionale ma molto deluso e quasi rassegnato,da ciò che leggo il vostro presidente non è un tipo che conosce bene il mondo della serie B,ci siamo passati anche noi ma non credo a questi livelli,in B tutto quello che spendi ti ritorna di guadagno oltre che farti andare sotto i riflettori nazionali,più squadre ti notano,più giocatori,più voglia di mettersi in gioco con la squadra e trovare accordi in fase di mercato!
    Possibile che nessuno spieghi al vostro presidente queste cose,seppur abbastanza scontate per un imprenditore calcistico ?
    Qui c’è stato un periodo di magra e si badava molto al risparmio ma solo con l’intento poi di spingere sull’acceleratore in un secondo tempo,come infatti è successo ritornando in A dopo una grande campagna acquisti.Leggo anche alcuni commenti di tifosi cosentini contrastanti,addirittura leggo persone che non hanno ben inteso il senso dell’articolo del signore che scritto,non mi pare infatti che chi scrive abbia augurato la retrocessione al Cosenza,non credo che nessun tifoso possa mai farlo.
    Credo invece che alcune persone che scrivono i commenti su questa pagina non siano veri tifosi ma scrivono per stuzzicare ed infastidire,eppure pensavo che a Cosenza il tifo fosse unito,forse non è più così ? Di certo in trasferta date quest’impressione ed è sempre un piacere vedervi,forse ci sarà qualche questione locale che non posso sapere ma cercate di risolvere tutto questo perchè il tifo unito vince e supera ogni avversità e sopratutto è più forte di qualsiasi presidente!!!!!
    Mi sono stupito quest’estate quando ho saputo che avevate preso Dionigi in panchina,ancora non ci credo,avevate il Bisolone che è una garanzia in serie B,spero non sia stata anche questa una scelta del presidente perchè altrimenti capirei ancora meglio le critiche!Forza Lupi un grande abbraccio da San Donà!
    E complimenti per questo blog amatoriale,onestamente alcuni articoli sembrano scritti da filosofi di altri tempi,forse un po’ lunghi però è un piacere leggerli continuate così.

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    1. sinnfein66

      Gentile Antonio Lebon. Grazie per il bellissimo messaggio. Se per lei non è un problema, vorremmo pubblicare queste parole importanti che ci ha scritto, soprattutto perchè l’occhio di un esterno a volte serve ad aprire quello di molti “ciechi”. Un abbraccio al Venezia ed a tutti i fratelli veneziani da parte di tutto il Blog.

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